Credit Suisse crolla in Borsa, listini europei in caduta libera

Il Credit Suisse amplia il calo in Borsa con il titolo che tocca il minimo storico. Le Borse europee sono in caduta libera

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Il Credit Suisse amplia il calo in Borsa con il titolo che tocca il minimo storico, con il costo dell’assicurazione sulle insolvenze a livelli molto alti per gli investitori, dopo che il principale azionista Saudi National Bank ha escluso di aumentare la sua partecipazione a causa di vincoli normativi. A Zurigo le azioni della banca svizzera cedono il 28% a 1,59 franchi.

Credit Suisse: i sauditi escludono ulteriore sostegno finanziario

Il principale azionista di Credit Suisse ha escluso di fornire ulteriore assistenza alla banca svizzera a causa di problemi normativi. Lo riporta Bloomberg citando una intervista al presidente della Banca nazionale saudita, Ammar Al Khudairy. La risposta “è assolutamente no, per molte ragioni. Alcune di queste sono di tipo normativo e statutario”, evidenzia Al Khudairy in una intervista a Bloomberg Tv, rispondendo ad una domanda se la banca è disposta a sostenere il Credit Suisse in caso di ulteriore richiesta di liquidità. La Saudi National Bank, partecipata per il 37% dal fondo sovrano saudita, è diventata il maggior azionista del Credit Suisse alla fine dello scorso anno, dopo aver acquistato una partecipazione del 9,9% dell’istituto di credito svizzero.

Borsa: Europa in caduta libera con crollo di Credit Suisse

Le Borse europee sono in caduta libera con lo stoxx 600, l’indice che raccoglie le principali società quotate, in calo del 2,7%. La corrente di vendite è alimentata dal crollo in Borsa di Credit Suisse (-28%). Le vicende della banca svizzera si sono abbattute sul comparto delle banche provocando un calo del 6,2%. Tra i principali listini Parigi e Milano cedono il 3,4%, Madrid (-3,7%), Francoforte (-2,7%) e Londra (-2,3%). Tra le banche Societe Generale e Bnp Paribas cedono il 10%.

Suisse: “Non è corretto fare paragoni con la Silicon Valley Bank”

“Abbiamo solidi coefficienti patrimoniali, un bilancio solido. Quindi l’assistenza statale non è un tema che riguarda la nostra banca”. Così il presidente di Credit Suisse, Axel Lehmann, in occasione della conferenza sul settore finanziario in Arabia Saudita.

Il manager, secondo quanto riporta Bloomberg, ha affermano che non “sarebbe corretto paragonare gli attuali problemi del Credit Suisse con il recente collasso della Silicon Valley Bank, soprattutto perché le banche sono regolamentate in modo diverso. Abbiamo già preso la medicina”, ha detto, aggiungendo che la banca di Zurigo è ben avviata nel suo programma di ristrutturazione.

Fonte: Ansa