Il discorso di Mattarella per il 70° anniversario della NATO in Italia

Mattarella: "Rafforzamento della Difesa Ue rafforza anche la Nato". Guerini: "Da 70 anni la Nato è l'ombrello che protegge l'Europa"

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto oggi, 17 settembre, alla celebrazione del 70° anniversario della NATO in Italia che si è svolta presso il Comando JFC Naples, il Comando militare con sede a Lago Patria.

Al suo arrivo, il Presidente Mattarella ha deposto una corona d’alloro sul monumento ai Caduti della NATO. Successivamente, si è svolta la cerimonia celebrativa con gli interventi del Vice Segretario generale della NATO, Mircea Geoană, del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini e del Comandante del Comando Interforze Alleato di Napoli, Bob Burke. Ha quindi preso la parola il Presidente Mattarella.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella depone una corona d’alloro sul monumento ai Caduti della NATO, in occasione della celebrazione del 70° anniversario della NATO in Italia (Fonte: Quirinale)

Il discorso integrale di Mattarella

“Ringrazio il Vice Segretario generale e l’Ammiraglio Comandante per l’accoglienza. Rivolgo un saluto molto cordiale al Ministro della Difesa, agli Ambasciatori presenti, al Presidente della Regione Campania, alle Autorità militari e a tutti i presenti.

È stato emozionante poc’anzi ascoltare la lettura della lettera del Generale, e poi Presidente, Eisenhower.

Questo Comando ha accompagnato il nostro Paese nella sua appartenenza alla Nato dal momento che è stato istituito appena due anni dopo la firma da parte dell’Italia, in qualità di membro fondatore, del Trattato del Nord Atlantico.

Un comando militare di primaria importanza, cardine della difesa collettiva del fianco sud dell’Alleanza, al quale si è recentemente aggiunta la Direzione Strategica South Hub, qualificata struttura per la analisi delle minacce e delle condizioni nella regione, in collaborazione con i Paesi partner del Dialogo del Mediterraneo.

Una conferma della capacità dell’Alleanza di evolversi e di rivolgere uno sguardo nuovo alle sfide che si presentano nel contesto internazionale.

La vita della comunità internazionale rende sempre più evidente l’importanza dei principi che, sin dall’origine, costituiscono il fondamento su cui si è formata e si è poi estesa l’Alleanza Atlantica: i valori di libertà, coesione sociale, condivisione della sicurezza collettiva, rispetto e comprensione reciproca tra i popoli e le diverse culture.

I risultati sono evidenti e straordinari, primo fra tutti quello degli oltre settanta anni di pace nel continente europeo, dove trovarono origine le due guerre mondiali.

L’Alleanza Atlantica rappresenta per l’Italia una pietra angolare della politica di sicurezza, nel coordinamento, in maniera sempre più ampia e proficua, con una Unione Europea che intende contribuire in modo efficace alla stabilità e alla affermazione dei principi dello Stato di diritto.

Sono convinto che il rafforzamento dell’Unione Europea in questo campo – basato sulla complementarietà con la Nato e la condivisione delle risorse militari – fornirà un contributo prezioso e qualificato al processo di rafforzamento dell’Alleanza, alla solidità dell’indispensabile rapporto transatlantico.

Quanto è avvenuto recentemente in Afghanistan ha scosso profondamente la comunità internazionale e fa comprendere quanto sia importante la riflessione in atto in ambito NATO e che deve portare al Nuovo concetto strategico atteso per il prossimo Summit a Madrid, per una Alleanza militarmente forte e, al contempo, politicamente sempre più efficace nel perseguimento di una politica di pace e di affermazione dei diritti dell’uomo.

L’impegno della Repubblica Italiana si esprime anche in molteplici missioni che la vedono forte contributore, con circa 1340 militari impegnati in nove operazioni, con attiva partecipazione anche ad attività sul fianco nord e est dell’Alleanza, come dimostrano la sorveglianza aerea nei paesi Baltici e la presenza in Lettonia.

Nella rideterminazione del concetto strategico della NATO non potrà mancare una attenta e bilanciata definizione degli impegni relativi al fianco sud.

L’Italia avverte l’orgoglio di ospitare sul proprio territorio importanti infrastrutture dell’Alleanza e desidero ringraziare l’Ammiraglio Comandante per il grande contributo che il Joint Force Command ha dato e continua a dare per la pace e la stabilità.

Questo Comando ha saputo gestire le complesse operazioni della NATO nell’area, fornendo sollecitamente assetti effettivi e concreti. La loro efficienza è stata ancora una volta riconosciuta e apprezzata durante le delicate fasi del rientro dei contingenti dall’Afghanistan, nonché della complessa operazione di evacuazione e accoglienza dei circa 2.000 afghani che hanno lavorato direttamente con la NATO negli oltre venti anni di presenza in quel Paese.

In questa ricorrenza così significativa desidero esprimere agli uomini e alle donne di ogni nazionalità, grado e specialità, nonché al personale civile in servizio presso questo Comando, l’augurio più intenso per la loro importante attività”.

Guerini: “Da 70 anni Nato ombrello che protegge l’Europa”

Da oltre 70 anni la Nato rappresenta l’ombrello della deterrenza e della dissuasione che protegge l’Europa. Oggi è necessaria un’Europa forte, unita e coraggiosa, per una Nato più efficiente”. Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che oggi ha preso parte alla cerimonia.

“Oggi più che mai – sostiene Guerini – è doveroso fare un salto di qualità politico e ragionare sulla Difesa Europea per rafforzare il pilastro europeo dell’Alleanza Atlantica. L’ambizione alla quale dobbiamo tendere è quella di plasmare una nuova architettura di difesa e sicurezza, incentrata sulla fattiva e complementare collaborazione tra una Nato più moderna e un’Unione Europea più forte”.

“Oggi celebriamo il rapporto transatlantico che, prima ancora che economico, commerciale e militare, è basato sulla comunanza dei valori delle democrazie liberali, afferma il ministro che per il futuro considera essenziale lavorare convintamente per una Nato che, pur nella sua dimensione regionale, sia pronta in maniera coesa ad affrontare le sfide globali, mantenendo un approccio realmente a 360 gradi.

“Una Nato – conclude Guerini riportato da Ansa – che tenga conto di ogni tipo di minaccia, in ogni dominio, e di tutte le direzioni strategiche, con particolare riferimento a quel fianco sud che coincide, in larga parte, con il Mediterraneo Allargato, l’area di interesse strategico nazionale”.