Scuola, Toti ad Azzolina: “Bimbi senza banchi a Genova, scrivono in ginocchio”

Il governatore ligure condivide una foto in cui i bimbi di una primaria scrivono poggiandosi sulle sedie. Ma il preside precisa: "I banchi arrivano domani, no strumentalizzazioni"

Lo aveva detto il premier Giuseppe Conte: al rientro a scuola sarebbero corrisposti, inevitabilmente, alcuni disagi. L’andamento generale è stato tutto sommato positivo, fra l’entusiasmo della ripresa, proprio di ogni primo giorno di scuola, e le disposizioni di sicurezza rispettate, anche grazie al lavoro incessante svolto in questi mesi dal personale scolastico. Qualche neo era inevitabile ma, quello mostrato dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha velocemente alimentato la polemica. Il governatore, attraverso un post su Facebook, ha mostrato la foto di una classe genovese, dove i bambini sono stati immortalati nell’atto di scrivere in ginocchio, con una sedia come banco.

Il post di Toti

Un dettaglio che ha fatto immediatamente il giro del web, riportando a galla le polemiche dei giorni scorsi sull’adeguamento delle aule scolastiche alle esigenze imposte dalla pandemia. “Cara Azzolina – ha scritto Toti -, questi sono gli alunni di una classe genovese, che scrivono in ginocchio perché non hanno i banchi che avevate promesso. E non sarebbero gli unici purtroppo! I nostri bambini, le maestre e le famiglie non meritano questo trattamento, soprattutto dopo i sacrifici fatti in questi mesi in cui era anche un dovere morale lavorare per evitare tutto questo. Io lo trovo inaccettabile e sto già scrivendo una lettera alla Direzione scolastica per intervenire immediatamente. Un’immagine come questa non è degna di un Paese civile come l’Italia“.

La precisazione del preside

La foto, scattata da una maestra per immortalare il lavoro dei bambini, ha trovato grossa eco proprio attraverso la condivisione, prima dei genitori, poi del governatore ligure. La classe in questione, nel quartiere di Castelletto, non ha ancora ricevuto i banchi monoposto e, per questo, nell’attesa ha optato per una soluzione d’emergenza. La situazione ha comunque incontrato il dissenso dei genitori, che avrebbero già scritto al direttore scolastico regionale. A ogni modo, a spegnere la polemica (politica) esplosa attorno al caso è intervenuto il dirigente dell’istituto. Secondo il preside, che ha invitato a non strumentalizzare la vicenda, “i banchi, ordinati con largo anticipo, arriveranno domani pomeriggio e nel primo giorno di scuola, che è stato un giorno di festa, abbiamo solo evitato di rimettere quelli vecchi”. Il preside ha poi sottolineato il grande impegno profuso dagli insegnanti in questi mesi, invitando a non strumentalizzare una giornata in cui “avevamo riscontrato solo grande entusiasmo e nessuna criticità”.