“Il sangue versato dalle tre suore diventi seme di speranza”

“Il sangue versato diventi seme di speranza per costruire l’autentica fraternità tra i popoli”. E’ l’auspicio del Papa dinanzi alla tragica morte in Burundi di suor Olga Raschietti, suor Lucia Pulici e suor Bernardetta Boggian. Il Santo Padre ha inviato due telegrammi di cordoglio per la scomparsa delle tre missionarie, uno al nunzio a Bujumbura – mons. Evariste Ngoyagoye – e l’altro alla Superiora generale delle Missionarie Saveriane – suor Ines Frizza. Il vescovo di Roma ha assicurato le sue preghiere per queste “generose testimoni del Vangelo” esprimendo la sua vicinanza e partecipazione alla Congregazione delle tre suore e a tutta la comunità di fedeli del Burundi.

Le tre religiose sono state barbaramente uccise all’interno del loro convento, nella missione di Kamenge, zona Nord della capitale Bujumbura. “Le tre consorelle – ha dichiarato padre Mario Pulcini, superiore dei missionari Saveriani in Burundi – erano qui a Kamenge da circa sette anni. Prima avevano lavorato in Congo, tutte e tre. Poi quando hanno aperto una comunità qui a Kamenge, hanno deciso di venire a condividere il nostro lavoro qui”. Suor Lucia Pulici, ha spiegato il superiore saveriano “ha lavorato soprattutto a livello di sanità” curando migliaia di malati; “era molto ben voluta dalla gente”. Olga, invece, “aveva lavorato anche lei tanti anni in Congo nella catechesi, nella pastorale dell’insegnamento” ed era dotata di “una grandissima sensibilità per gli ammalati”. Bernardetta, ha spiegato ancora padre Pulcini, “superiora per parecchi anni, anche nella direzione generale, si dedicava soprattutto a scuola di taglio e cucito per ragazze”.