Coronavirus in UK. Più di 6.000 contagi, 37 i morti

Causa pandemia salta la finanziaria di autunno.

Fonte: ANSA

Oggi, il Regno Unito ha raggiunto i 6.178 contagi, un picco che non veniva registrato da maggio. È stati riportato oggi nei dati diffusi dal governo. Ieri, invece, sono 5.000 i casi registrati. Risulta stabile, come ieri, invece, il numero dei morti: 37 nelle ultime 24 ore. Anche il totale dei ricoveri nazionali in terapia intensiva, risulta fermo a 181. 220.000 sono i test quotidiani eseguiti, per un totale di oltre 19 milioni dall’inizio della pandemia.

Nessuna finanziaria di autunno

A causa della pandemia da coronavirus, non ci sarà una finanziaria di autunno quest’anno nel Regno Unito a causa della pandemia da coronavirus. Il Tesoro in una dichiarazione ha reso noto che: “non è il momento giusto per delineare piani a lungo termine, le persone vogliono vederci concentrati sul qui e ora”.

Misure più restrittive in UK

Boris Johnson, in un messaggio televisivo alla nazione, ha detto che “si riserva il potere di prendere misure” più severe qualora la popolazione britannica non rispetterà le restrizioni rafforzate di fronte al rimbalzo dei contagi da coronavirus. Ha, inoltre, richiamato “il buonsenso” dei suoi connazionali e ricordato di essere “riluttante” a intervenire sulle libertà individuali, in quanto è necessario agire per evitare conseguenze più gravi. Il Primo Ministro ha affermato che le misure sono vincolanti, ci saranno più controlli di polizia e multe più salate. Ha aggiunto, inoltre, che il governo è pronto “se necessario” a usare l’esercito in compiti di backup per consentire agli agenti di concentrarsi di più nella sorveglianza sulle misure anti-Covid.

Le dichiarazioni di Johnson in Parlamento

In Parlamento, il Primo Ministro ha esordito dicendo che in Gran Bretagna ci sono più casi Covid rispetto all’Italia e ad altri paesi europei perché “noi amiamo la libertà”. Questa è la risposta a chi, in Parlamento, si è rivolto a lui affermando che la diffusione in scala minore del virus in altri Paesi europei sia merito delle misure da loro adottate.