Missione compiuta: Italia campione d’Europa

Gli azzurrini vincono l’Europeo Under 19, battendo nella finalissima di Malta il Portogallo per 1-0. Decide una rete di Kayode

Italia Under 19
Foto di jordanwahba da Pixabay

Un conto in sospeso, quella sconfitta umiliante nel punteggio ma non nella sostanza. Nelle eliminatorie l’Italia era stata battuta pesantemente dal Portogallo (5-1), ma sull’1-1 era rimasta in dieci e i lusitani, nella ripresa, avevano dilagato. La vendetta è servita, a stretto giro, perché stasera a Malta, nella finale per il titolo, l’Italia ha battuto proprio il Portogallo, dimostrando quanto fosse falsa quella sconfitta. Ma stavolta la partita valeva un titolo. E questo, lo ha vinto l’Italia. Campione d’Europa, venti anni dopo il primo e unico successo azzurro. E la festa può cominciare.

Così in campo

Al Ta’Qali National Stadium di La Valletta, si fa la storia. C’è la finale dell’europeo under 19 tra Portogallo e Italia. Portogallo in campo con il canonico 4-3-3 di Milheiro, con G. Ribeiro tra i pali, Esteves, A. Ribeiro, Bras e Marques nella linea dei quattro dietro. In mezzo Justo, Nuno Felix e Gustavo Sà, tridente affidato a Hugo Felix, Rodrigo Ribeiro e Borges. A specchio l’Italia di Alberto Bollini: Mastrantonio dietro, Missori, Alessandro Dellavalle, Lorenzo Dellavalle e Regonesi dietro, Hasa, Faticanti e N’Dour in mezzo. Davanti Kayode, Esposito e Vignato.

Sblocca Kayode: Italia avanti

Parte meglio la nostra nazionale che crea subito una buona opportunità: centro di Missori, Esposito sul secondo palo non capitalizza. In mezzo azzurrini più decisi, determinati e compatti e vanno ancora al tiro, prima con Ndour, alto, poi con Esposito di testa di poco sopra la traversa. Il Portogallo incassa, non reagisce e l’Italia domina sulla rotonda centrale. Così, al quarto tentativo, gli azzurrini passano: ancora da un centro sul secondo palo dove si trovare pronto all’appuntamento Kayode che di testa, con forza, mette dentro. Prova a scuotersi il Portogallo ma senza graffiare. Giocate sporche, leggibili, Italia senza problemi nel controllare. E all’intervallo è 1-0 per noi. Meritatissimo.

L’Italia tiene…

Doppio cambio nel Portogallo a inizio ripresa: entrano Prioste e Fernandes al posto di Justo e Marques, con i lusitani che provano ad alzare il baricentro. Italia in avvio costretta sulla difensiva, ma la linea azzurra non concede spazi e costringe i lusitani a conclusioni improbabili da lontano che non impensieriscono la difesa azzurra. E in controgioco l’Italia fa la voce grossa. Gran partita di Faticanti che recupera palloni in quantità industriale, poi Vignato va in solitaria, porta a spasso la retroguardia portoghese, conclusione dal limite con Ribeiro che si salva in due tempi. Ancora Vignato controlla bene sul secondo palo poi, perde l’attimo. Brutta palla persa in mezzo che permette al Portogallo di rifarsi sotto con Gustavo Sà che calcia bene, trova un provvidenziale deviazione. Ma che brivido per l’Italia. Che non deve perdere palloni in mezzo per non galvanizzare i lusitani, che insistono con Fernandes che colpisce bene di testa: ci pensa Mastrantonio a salvare il risultato deviando in angolo all’ora di gioco.

…ed è campione

Cambia Bollini: fuori N’Dour, dentro Lipani. L’Italia fatica a ripartire. Sistematico il raddoppio dei portoghesi che prendono in mano il boccino del gioco. Fuori Gustavo Sà, dentro Nabian nel Portogallo, mentre gli azzurrini si affidano al controgioco e per poco con monetizza con Vignato che si presenta solo davanti a Ribeiro che salva. Poi Bollini richiama Faticanti e Vignato per inserire Pisilli e Koleosho, mentre io Portogallo sostituisce Hugo Felix con Falé. Sette alla fine, ma c’è da soffrire perché il Portogallo produce l’ultimo sforzo per pervenire al pari. Italia a denti stretti, lusitani che chiudono in avanti. Cinque di recupero. Disordinato il Portogallo, Italia che controlla e porta a casa la vittoria che vale l’Europeo under 19. E al National Stadium di Malta, esplode la festa azzurra. Meritata. L’Italia è campione d’Europa per la seconda volta nella sua storia.