Veneto in corsia arriva il robot-interprete

Durante l’estate molti turisti stranieri vengono in Italia, purtroppo può succedere che qualcuno debba correre in ospedale per una cura. Ma a volta la barriera linguistica tra medico e paziente può essere difficile da superare. La soluzione l’hanno trovata due ospedali veneti.

Come funziona

I dottori e il personale sanitario del reparto di Pediatria di due ospedali dell’Ulss4 Veneto Orientale, quello di San Donà di Piave e quello di Portogruaro, per il periodo delle vacanze hanno trovato un assistente che per superare le incomprensioni. Si tratti di Eddy, un robot in grado di muoversi in autonomia in corsia o nelle stanze dei pazienti al seguito di medici e infermieri, con il volto e la voce di una persona reale. Se in ospedale arriva qualcuno che non conosce la nostra lingua, al personale dell’ospedale basta mettere in funzione il robot. Serve solo selezionare sul display una delle tre lingue da tradurre tra l’inglese, il tedesco e lo spagnolo. Il computer si collega allora a un interprete via webcam che da remoto può vedere il reparto, muovere il robot nello spazio e provvedere alla traduzione simultanea.