Musica Trap e droga: quando una “moda” si trasforma in morte

"Sciroppo" o "Purple drunk", un mix potenzialmente letale che i giovani imparano a preparare guardando alcuni video o brani trap. Quando seguire una moda può costare la vita

“Sciroppo” o “Purple drunk”. Di cosa si tratta? Non è un cocktail dal nome particolare, ma una bevanda fatta a base di un mix di sciroppo per la tosse, codeina e una popolarissima bibita gassata. Una droga a tutti gli effetti che i giovani avrebbero imparato a preparare guardando i video dei trapper. “Un’allarmante consuetudine” tra i ragazzi denunciata dal procuratore di Terni Alberto Liguori.

La morte dei due giovani di Terni

Sembrerebbe infatti che i due giovani deceduti nei giorni scorsi nella città umbra, avessero appreso a preparare questo mix potenzialmente letale “da alcuni video che circolano su internet e da alcune canzoni trap”, ha spiegato il giudice per le indagini preliminari Barbara di Giovanantonio.

Cosa abbia veramente provocato la morte nel sonno dei due ragazzi, non è ancora chiaro, ma si presume che i due fossero convinti di aver acquistato e assunto codeina. Gianluca e Flavio sono deceduti lo scorso 7 luglio: i loro genitori li hanno trovati senza vita nelle loro stanze, in due quartieri di Terni. Immediatamente i carabinieri hanno ipotizzato che tra le due morti ci potesse essere un legame e, dopo poche ore, hanno fermato un uomo con l’accusa di aver venduto ai due giovani la dose letale.

Lo scorso 13 luglio, tutta la città di Terni si è stretta intorno ai familiari dei due giovani nel giorno dei loro funerali. “Questo evento resterà un’assurdità ingiusta“, ha detto don Luca Andreani durante i funerali di Flavio e Gianluca. “In questi giorni”, ha ricordato il parroco, “alcuni hanno cercato di spiegare sociologicamente la causa dell’evento, smascherare il colpevole, come se questo potesse risolvere”.

Ha, inoltre, aggiunto: “Ci turba profondamente che due splendidi ragazzi, accolti con gioia alla vita dalle loro famiglie, e amati da tanti amici e conoscenti, siano stati oggetti da parte di alcuni di sguardi malefici, pronti a danneggiarli solo per bramosia di una manciata di soldi e di un’illusoria esperienza di potere e dominio su di loro”.

Si può parlare di musica?

Che cos’è la musica trap? Si tratta di un sottogenere musicale dell’hip hop, nato nel sud degli Stati Uniti, che si è sviluppato tra la fine degli anni 90 e l’inizio del 2000. Una musica che alle origini era molto legata ad ambienti e tematiche realtive a vendite e dipendenza da droghe e alcol. All’inizio, il termine indicava semplicemente un luogo, le “trap house”, appartamenti abbandonati e degradati nei sobborghi di Altanta dove si spacciavano droghe.

La parola trapping, in slang, significa spacciare. A portare questo genere musicale in Italia è il rapper italo-marocchino Maruego, ma il vero boom del genere arriverà nel 2005 con l’album XDVR del rapper milanese Sfera Ebbasta.

Il genere, che prima poteva essere cosiderato di nicchia, è passato alla grande distribuzione, anche grazie alla diffusione dei brani su internet. Per il suo enorme seguito e per le centinaia di giovani che la producono, la musica trap, a volte, viene definita una moda.

L’intervista

Ma quali messaggi dovrebbe veicolare la musica? Perché i giovani sono così attratti da questi brani. Interris.it ne ha parlato con la cantante Micaela Foti, che nel 2011 ha partecipato al Festival di Sanremo nella categoria nuove proposte.

Da qualche tempo gli adolescenti, assumo metadone o codeine diluiti con acqua o altre bevande, mix appresi da video o brani trap. Quanto sono importanti i messaggi veicolati attraverso la musica?
“Ogni artista tramite la sua musica veicola un messaggio personale, un concetto in cui crede e che lo spinge a scrivere qualcosa. Non credo che la droga di cui tutti parlano sia un messaggio positvo. In molti negli ultimi tempi inseriscono delle frasi come ‘tappa buco’ o solo per sentirsi più interessanti. Non condivido il pensiero né tanto meno farei la stessa cosa nelle mie canzoni”.

Molti brani trap riescono ad avere molto successo in pochissimo tempo, come mai?
“La trap caratterizza l’era che viviamo. Canzoni piene di slang e di suoni che sono diventati comuni a tutti (SKTR- [che si legge scu scu] ). È un momento storico per la musica e per tutti addetti al settore”.

Perché viene considerata una moda?
“La trap è della generazione dei millennials, dei ragazzi che utilizzano i social come se fossero i nostri vecchi giochi. Se un brano viene veicolato bene arriva subito alle loro orecchie! La Trap fa tendenza perché non coinvolge solo il settore musicale ma anche il settore moda. Insomma va di pari passo”.

A causa della pandemia da coronavirus, il mondo dello spettacolo ha subito i contraccolpi della crisi. E’ così anche per il mondo della musica? Siete stati abbastanza tutelati dallo Stato?
“Il nostro settore sta soffrendo molto. Moltissimi concerti live sono stati posticipati all anno prossimo. Poi C’è chi è riuscito ad accedere a dei fondi speciali e chi no. Abbiamo bisogno di maggiore tutela anche noi. Si spera che dopo questo periodo ci sia più spazio per gli artisti”.