Migranti, le Chiese evangeliche contro la Merkel

Migranti, la Chiesa tedesca sfida la Merkel. Le chiese evangeliche, ma nell’ultimo anno all’iniziativa si sono unite molte parrocchie cattoliche, hanno deciso di dare asilo a quei migranti al quale viene negato dal governo di Berlino. Il diritto di asilo è un’istituzione antica e già nell’epoca precristiana chi chiedeva rifugio nei templi era tutelato e non poteva essere perseguito fin tanto che rimaneva tra le mura del luogo sacro. Oggi con gli esodi di massa da Paesi afflitti da guerre e persecuzioni il diritto di asilo è una richiesta sempre più diffusa. Ma non sempre gli Stati europei sono inclini a rilasciare questo status. La chiesa evangelica tedesca ha deciso di aiutare quei migranti ai quali la Germania non accorda il diritto e li vuole espellere ricacciandoli nel loro paese, dove rischiano la vita, o tuttal più alPaese che li ha accolti per primo.

L’iniziativa ha trovato l’immediato sostegno anche dalla chiesa cattolica tedesca ma ha provocato le ire del governo della Merkel. Il ministrdell’interno tedesco Thomas de Maziere non ha usato metafore per condannare questa iniziativa :”Nessuna istituzione ha il diritto di anteporre la propria legge a quella tedesca sia che si trati di cristiani che praticano l’asilo ecclesiatisco, sia che si trati di islamici che praticano la sharia”. Secondo il ministro ci si trova di fronte a un comportamento illegale e le chiese che ospitano nei loro locali immigrati illegali commettano un”abuso”.

“Come ministro della Carta fondamentale rifiuto categoricamente – ha dichiarato de Maziere allo Spiegel – e per principio Non si sono fatte attendere le critiche in campo evangelico per le affermazioni del ministro contro il Kirchenasyl, una pratica millenaria, che consiste nel dare protezione ai perseguitati, in questo caso a profughi illegalmente presenti sul territorio federale. Prendendo le difese di chi quotidianamente si spende per l’accoglienza, Heinrich Bedford-Strohm ha precisato che l’asilo ecclesiastico viene concesso solo in casi particolarmente complicati e in presenza di gravi violazioni dei diritti umani. Le procedure giuridiche seguite dalle chiese nel 95% dei casi hanno esito positivo, ha detto ancora il presidente della Ekd.

Seconda la Chiesa tedesca si tratta al contrario di una misura a favore dello Stato di diritto. «Le comunità che praticano l’asilo ecclesiastico non agiscono in base alle proprie leggi, né vogliono mettersi contro le leggi dello Stato», ha spiegato Jung. Le persone a cui viene concesso l’asilo ecclesiastico vengono regolarmente segnalate alle autorità competenti, e i profughi non vengono in alcun caso tenuti nascosti. Secondo l’associazione ecumenica del lavoro sarebbero attualmente 359 le persone, di cui 109 minori, che godono di protezione da parte delle chiese in Germania.

A fronte dei 200mila profughi arrivati nel corso dell’anno scorso, per Wolf-Dieter Just, professore emerito di etica e filosofia sociale dell’Accademia evangelica della Renania-Westfalia-Lippe, la critica di de Maizière all’asilo ecclesiastico è semplicemente ridicola. Piuttosto, de Maiziere dovrebbe essere riconoscente alle comunità che così facendo «evitano gravi violazioni dei diritti. La Conferenza episcopale cattolica e dal Consiglio della Chiesa evangelica, dopo aver duramente condannato le violenze nei confronti dei profughi, hanno sottoscritto una Dichiarazione Comune a difesa dei migranti e del diritto d’asilo inidirizzata al Parlamento di Berlino e al governo.