La legge di Bilancio sale a 91 articoli: confermato il cuneo fiscale

Nella bozza della Manovra salita a 91 articoli sonno presenti i macro capitoli: pensioni, sanità, famiglia e spending review. Confermati il cuneo fiscale e gli sgravi alle madri lavoratrci

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Roma 25/10/2022 - Il Presidente del Consiglio alla Camera dei Deputati per le dichiarazioni programmatiche del Governo / foto Ufficio Stampa Presidenza Consiglio Ministri/Image nella foto: Giorgia Meloni

La legge di Bilancio sale a 91 articoli rispetto alle anticipazioni dell’indice. Nel testo compaiono i macro capitoli sanità, pensioni, Pa, famiglia e la revisione della spesa. Confermato il taglio del cuneo con una proroga della misura attuale per tutto il 2024.

Bozza manovra in 91 articoli, proroga taglio cuneo nel 2024

Sale a 91 articoli, rispetto alle prime anticipazioni dell’indice circolate, la legge di Bilancio. Nella prima bozza dell’articolato c’è la conferma del taglio del cuneo con una proroga della misura attuale per tutto il 2024. Nel testo compaiono i macro capitoli sanità, pensioni, Pa, famiglia e la revisione della spesa.

Sgravio alle mamme fino a 3000 euro, senza tetto al reddito

Uno sgravio contributivo al “100%” fino comunque a un “massimo di 3000 euro annui”, senza limiti di reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri a esclusione del “lavoro domestico”: è quello previsto nella bozza della manovra tra le misure per favorire la natalità. Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura più a lungo, fino ai 18 anni del figlio più piccolo.

Pensioni 4-5 volte minimo rivalutate al 90%, taglio più alte

Adeguamento pieno all’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, sotto cioè 2.000 euro circa, al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, e al 22% (con un taglio rispetto al 32% delle norme in vigore quest’anno) per quelle più alte, ovvero sopra 10 volte il minimo, pari a circa 5.000 euro al mese. Lo prevede una prima bozza della manovra. La nuova indicizzazione sale quindi dall’85% (previsto nella precedente legge di bilancio) al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.000-2.500 euro circa); viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo; al 47% per quelli tra 6 e 8 volte; al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Viene infine ridotta dal 32% al 22% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo.

Bozza manovra, prodotti per l’infanzia e tampon tax al 10%

Niente più Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per la cosiddetta tampon tax: la bozza della manovra prevede infatti che latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi, così come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, passino tra i prodotti soggetti all’Iva al 10%. Confermato il congelamento per altri sei mesi, fino a fine giugno, di plastic e sugar tax. Le due imposte, introdotte con la manovra per il 2020 e mai entrate in vigore, dovrebbero quindi scattare dal 1 luglio 2024, salvo ulteriori interventi.

Fonte: Ansa