Carolina Kostner si difende: “Non coprirei mai chi si dopa”

Lo scandalo doping investe in pieno la pattinatrice Carolina Kostner, che è indagata per aver coperto l’allora fidanzato Alex Schwazer. Dopo l’interrogatorio della Procura Antidoping del Coni sono sorte alcune discrepanze nelle testimonianze dei due sportivi. L’accusa per la stella del pattinaggio è quella di “complicità” e “omessa denuncia” (artt. 2.8 e 3.3 delle Norme Sportive Antidoping). La giovane ha voluto precisare: “La questione non è fino a che punto ci si spinge per amore: se avessi saputo che lui si dopava, per il suo bene innanzitutto, l’avrei convinto a confessare”. Secondo le inchieste del Coni e della Procura di Bolzano la Kostner avrebbe mentito agli ispettori della Wada quando il 30 luglio 2012 bussarono alla porta della sua casa di Oberstdorf.

Il legale della ragazza ha dichiarato di fronte la richiesta delle autorità competenti di squalificarla per 51 mesi: “Nemmeno chi si è dopato viene trattato con tanta severità”. Giovanni Fontana ha confermato l’assurdità della pena commentando: “Non ho ancora finito di leggere il provvedimento, ma di certo non ci aspettavamo una richiesta di squalifica così alta. A dire la verità non ci aspettavamo nemmeno un deferimento, perché riteniamo di non avere commesso nessun illecito. “In una delle ultime interviste la giovane sportiva ha dato sfogo alle sue perplessità e alla sua rabbia: “Non coprirei mai chi si dopa e non merito una squalifica di più di quattro anni. Potrei decidere io stessa di voltare le spalle alle gare. Io non mi sono mai dopata, non ho mai aiutato Alex a farlo, e non ne ho saputo nulla fino a che il test è tornato positivo – ha spiegato – Com’è possibile che chiedano una punizione più alta per me rispetto a tanti atleti squalificati per doping?”.