Bel Bayern ma passa il Real: 2-2 al Bernabeu

E'il Real Madrid la prima finalista dell'edizione 2017-2018 della Champions League. Al triplice fischio del direttore di gara al Bernabeu, i Blancos avevano appena decretato il passaggio alla loro terza finale consecutiva al termine di un match complicato e a tratti in estrema sofferenza contro il Bayern Monaco. A Zidane basta il 2-2 per aver ragione dei tedeschi (2-1 per le Merengues all'andata) e proseguire nel suo invidiabile trend europeo che lo vede ancora a far centro nel passaggio al turno successivo: non è mai accaduto finora, infatti, che il tecnico francese venga eliminato dalla massima competizione continentale prima di disputare la finale. Ai bavaresi va dato atto di aver provato fino alla fine a interrompere il predominio europeo del Madrid: senza successo però, complice la sfortuna e qualche imprecisione di troppo. Alla fine decide la doppietta di Benzema che vanifica le reti di Kimmich e James Rodriguez.

Botta e risposta

Costretto a rinunciare in partenza a Isco e Carvajal, Zidane stupisce tutti e lascia in panchina anche Casemiro, rimpiazzandolo in cabina di regia con l'ex Inter Kovacic, mentre davanti tiene fuori Bale per dar spazio ad Asensio a supporto di Benzema e Ronaldo. Decisamente più lunga la lista degli esclusi per i tedeschi, con gente del calibro di Vidal, Boateng, Robben, Coman e Neuer out per infortunio ma con un Alaba in più a contenere le avanzate del terzino improvvisato Lucas Vazquez. In mezzo al campo a dettare i tempi è Tolisso, preferito a Javi Martinez. Un assetto tattico che premia gli uomini di Heynckes dopo appena 3': cross di Mueller dalla destra, intervento goffo di Ramos sul quale si avventa Kimmich, lesto nel ribadire in rete un pallone rimasto vagante in mezzo all'area di rigore e a siglare il suo quarto centro in questa Champions. Un gol che è una sberla per il Madrid, che prova immediatamente a riorganizzarsi e a tentare di arginare il predominio a centrocampo degli ospiti, lasciando supporre un match del tutto speculare a quello visto contro la Juventus. Sbagliato: al termine di un possesso palla prolungato, Kovacic sventaglia sulla sinistra per Marcelo, il brasiliano pennella sul secondo palo il cross che trova Benzema appostato, nel luogo e al momento giusto, per battere Ulreich e dare il pareggio alle Merengues. Il Bayern non si scompone, attacca ancora e reclama un paio di rigori (intervento di Ramos su Lewandowski e mani di Marcelo su cross di Kimmich), sui quali probabilmente si discuterà a lungo.

Papera e pari

La buona lena e l'ordine tattico del Bayern, però, crolla miseramente a inizio ripresa, quando Tolisso azzarda un retropassaggio no-look a Ulreich il quale, sorpreso e preoccupato da Benzema in agguato, lascia incredibilmente passare il pallone, spalancando al francese la porta per il 2-1. Ossia, un macigno sul match. La mazzata è brutta ma, in qualche modo, i bavaresi risalgono ancora la china trovando il pari con l'ex James Rodriguez, bravo a battere Navas con un inserimento dei suoi, giusto una manciata di minuti dopo il clamoroso errore di Ronaldo che manca il colpo di grazia. Zidane sceglie a questo punto la prudenza, toglie Benzema e Kovacic per far posto a Bale e Casemiro ma il canovaccio non cambia: il Bayern attacca a testa bassa, a pieno organico, scagliandosi senza pietà sul portiere costaricano che, però, abbassa la saracinesca e rispedisce al mittente tutti i tentativi tedeschi, inchiodando il punteggio sul 2-2. Più che sufficiente al Madrid per guadagnarsi la quarta finale in 5 anni.