Sant’Agostino, innamorato di Gesù, sia nostro modello

Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. Tu eri dentro di me ed io ero fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace. (Dalle Confessioni di Sant’Agosino).

“Sant’Agostino contemplativo, teologo, grande uomo di preghiera. Vogliamo cercare di imitare questo santo. Prendere come modello questo innamorato di Gesù”, ha detto don Aldo Buonaiuto nel corso della preghiera live sui social, durante la quale è stata chiesta l’intercessione a Maria che scioglie i nodi.

Il commento del Vangelo del 28 agosto di don Oreste Benzi

Qual è la differenza tra le vergini stolte e le vergini sagge? Le stolte si trovano nel luogo dove si attende lo sposo materialmente, ma di fatto non aspettano lo sposo con il cuore. Non interessa loro; sono lì in parata. Le sagge invece hanno nel cuore lo sposo e sono con lui prima che arrivi, trepidanti, sveglie davvero. La facciata delle vergini stolte è salva: tutte le riconoscono come vergini, hanno il vestito.

Tutti ci riconoscono come cristiani; abbiamo il nome, ma dentro l’amore è morto, è finito e anche la speranza è sepolta. Si continua arrabbiati, scontenti, innervositi, per abitudine, con stanchezza; non ci sia abbandona all’amore di Dio, si accetta di essere mediocri. 

Gesù dice: “Non vi conosco”. Il nostro abbecedario nell’inoltrarci in Dio è l’amore. Dio è amore; solo mettendoti nell’amore tu arrivi a capire il Signore e lui arriva a farsi capire da te. Non attardarti allora, diventa amore! Ritorna in te stesso, smetti di scusarti, di compatirti, di crogiolarti dentro di te, entra nell’avventura dell’amore di Dio!

Tratto dal bimestrale Pane Quotidiano, edizioni Sempre

La preghiera a Maria che scioglie i nodi

Vergine Maria, Madre che non hai mai abbandonato un figliolo che grida aiuto, Madre le cui mani lavorano senza sosta per i tuoi figli tanto amati, perché sono spinte dall’amore divino e dall’infinita misericordia che esce dal tuo cuore, volgi verso di me il tuo sguardo pieno di compassione, guarda il cumulo di ‘nodi’ che soffocano la mia vita.

Tu conosci la mia disperazione e il mio dolore. Sai quanto mi paralizzano questi nodi e li ripongo tutti nelle tue mani. Nessuno, neanche il demonio, può sottrarmi dal tuo aiuto misericordioso. Nelle tue mani non c’è un nodo che non sia sciolto. Vergine madre, con la grazia e il tuo potere d’intercessione presso tuo Figlio Gesù, mio Salvatore, ricevi oggi questo ‘nodo’ (nominarlo se possibile).

Per la gloria di Dio ti chiedo di scioglierlo e di scioglierlo per sempre. Spero in te. Sei l’unica consolatrice che il Padre mi ha dato. Sei la fortezza delle mie deboli forze, la ricchezza delle mie miserie, la liberazione da tutto ciò che m’impedisce di essere con Cristo. Accogli la mia richiesta. Preservami, guidami, proteggimi. Sii il mio rifugio. Maria, che sciogli i nodi, prega per me.