Meno reati, ma più detenuti

Può sembrare un paradosso il dato che emerge dall'ultimo rapporto dell'associazione Antigone: cresce il numero dei detenuti nelle carceri italiane, nonostante nonostante non si registri un aumento negli ingressi in carcere né nel numero dei delitti commessi. Si legge, infatti, che al 30 aprile 2019 sono 60.439, di cui 2.659 donne (il 4,4% del totale), 55 i bambini di età inferiore a 3 anni che vivono con le loro 51 madri detenute. C'è un aumento delle persone detenute, di 800 unità, rispetto al 31 dicembre 2018 e di quasi 3mila rispetto all'inizio dello scorso anno.

Tanti detenuti in attesa di giudizio

Antigone sottolinea poi il “modo schizofrenico” per cui la crescita dei detenuti presenti negli istituti di pena italiani corrisponde a una diminuzione costante dei reati denunciati all'autorità giudiziaria e del numero degli ingressi in carcere dalla libertà. A supporto di queste affermazione, l'associazione evidenzia i dati sulla delittuosità: nel 2017 si è assistito a un calo del 2,32% rispetto al 2016. Il decremento nel numero dei reati commessi si è confermato nei primi nove mesi del 2018, con un ulteriore meno 8,3%, nei primi quattro mesi del 2019, con un calo del 15%. “Non c'è un nesso – rileva Antigone – tra indici di delittuosità, stato della criminalità e lunghezza delle pene”. E sono tanti i detenuti in attesa di sentenza: al 31 dicembre 2018, 19.565 detenuti, in pratica uno su tre (il 32,8% del totale) erano in carcere in attesa di condanna definitiva e questo dato sale 38% se si guarda ai soli detenuti stranieri. 

Sovraffollamento

Altro elemento che emerge dalle visite nelle 85 case circondariali da parte dei volontari di Antigone è il sovraffollamento. A Poggioreale, a Napoli, sono alloggiati 731 detenuti in più di quelli che l'istituto potrebbe contenere mentre nell'altro carcere cittadino, quello di Secondigliano sono 418 i detenuti in soprannumero. A Roma, Rebibbia Nuovo Complesso, ospita oltre 400 detenuti in più della sua capienza, a Regina Coeli lo scarto è di 381 unità, a Milano Opera di 387. Il tasso di sovraffollamento (il rapporto tra presenze e posti letto) sfiora il 120%, e in 42 istituti (uno su cinque) il 150%. 

Presenza degli stranieri

Negli ultimi dieci anni, gli stranieri nelle carceri italiane sono diminuiti di oltre mille unità. E cala leggermente nel 2018 la percentuale dei detenuti stranieri sul totale dei ristretti: erano il 34,27% al 31 dicembre 2017, 33,9% al 31 dicembre 2018 e sono attualmente il 33,6%. Se nel 2003 su ogni cento stranieri residenti regolarmente in Italia l'1,16% degli stessi finiva in carcere, oggi la percentuale è scesa allo 0,36% (considerando anche gli irregolari). Questi numeri, contenuti nel rapporto di Antigone sulle carceri, fanno dire all'associazione che “non c'è un allarme stranieri detenuti”.