La pace torni ad essere un bene globale

Pace
Foto di Sunguk Kim su Unsplash

Nel 1969, Papa Paolo VI, in piena Guerra Fredda, ci ricordava con coraggio che “la Pace è oggi intrinsecamente collegata al riconoscimento ideale e all’instaurazione effettiva dei Diritti dell’Uomo. A questi fondamentali diritti corrisponde un fondamentale dovere; ch’è appunto la Pace. La Pace è un dovere”. Queste parole, nonostante siano passati molti anni e la situazione geopolitica mondiale sia totalmente mutata, sono ancora molto attuali e, la loro grande eco, deve risuonare nelle coscienze di tutti i governanti del mondo. Oggi, in un’epoca che dovrebbe e potrebbe essere socialmente ed economicamente più progredita, a causa della mancanza di spirito diplomatico e solidaristico, l’umanità intera si trova ad affrontare diversi conflitti nelle aree più disparate del mondo che rischiano di deflagrare ulteriormente.

Nel mondo ci sono 59 diversi conflitti, molti dei quali a bassa intensità e molto spesso dimenticati. Dietro a questo ci sono vittime innocenti, persone che soffrono, famiglie distrutte e ambienti naturali deturpati. Tutto ciò è inaccettabile. La pace deve tornare ad essere un bene comune globale, senza se e senza ma. Papa Francesco, in questi tempi difficili, con la stessa forza e determinazione di Papa Paolo VI, si sta ergendo con tutte le sue forze umane e morali, a difesa della pace e del dialogo tra i popoli. Ogni cristiano, ha il dovere di seguire questo esempio di fraternità e di impegnarsi per un futuro migliore. Lo dobbiamo ai nostri figli e alle generazioni che verranno dopo di noi.