• Chi siamo
  • Categorie
  • Editoriali
  • Video
  • Sostienici
  • Partners
  • Iscriviti
  • Contattaci
Sign in
Welcome!Log into your account
Forgot your password?
Password recovery
Recover your password
Search
Sign in
Welcome! Log into your account
Forgot your password? Get help
Password recovery
Recover your password
A password will be e-mailed to you.
  • Chi siamo
  • Categorie
  • Editoriali
  • Video
  • Sostienici
  • Partners
  • Iscriviti
  • Contattaci
Interris.it
LUNEDI 16 MAGGIO 2022 | SANT'UBALDO DI GUBBIO, vescovo
Aggiornato: 04:01
Home RUBRICHE Opinione La mobilitazione del mondo del volontariato per sostenere la pace
  • RUBRICHE
  • Opinione

La mobilitazione del mondo del volontariato per sostenere la pace

da
Emanuele Alecci
-
ULTIMO AGGIORNAMENTO 0:06 Marzo 7, 2022
Facebook
Twitter
WhatsApp

    Nella difficile situazione che si sta vivendo in Ucraina, il ruolo di aiuto e sostegno alla popolazione da parte del volontariato, della chiesa e delle istituzioni – se ci saranno momenti di pace e tregua, come speriamo tutti – è a disposizione per poter fare come sempre tutto quello che serve. In questo momento vedo un grande ruolo del volontariato, di mobilitazione della società civile per i temi della pace in quanto dobbiamo far sentire forte la voce della pace e non quella della guerra. Questa voce è poi quella di un uomo che ci manca, come Gino Strada, che avrebbe fatto sentire fortemente in questo frangente. Per questo, visto che nelle nostre c’è una comunità ucraina importante ma anche una russa, avviare dei dialoghi di pace tra queste due comunità nei nostri territori, credo che sia la strada speciale e specifica del nostro mondo. Non a caso – la campagna di Mobilitazione per promuovere l’apertura di tavoli di dialogo tra le comunità ucraine e russe presenti in Italia, arginando e prevendo l’odio che potrebbe divampare tra i due popoli fratelli e denominata #abbraccioperlpace avviata il 3 marzo che vede la partecipazione di oltre cento organizzazioni del Terzo settore diffuse in tutta Italia e dalle organizzazioni del Comitato editoriale di Vita società editoriale e impresa sociale – credo che sia un momento fondamentale per affermare il ruolo culturale del nostro mondo nonché costruire in maniera diffusa dialogo e pace. Facciamo sentire forte il grido di pace, a 1200 km da qui, affinché il volontariato possa portare avanti un terreno di dialogo tra le diversità, i popoli e le culture. Tale è il ruolo attivo del volontariato in questo momento, pronti ad aiutare chi ha bisogno ed anche mettendo insieme la comunità ucraina, russa e italiana nel nostro paese.

    Spesso il mondo del volontariato è preso dalla quotidianità del fare e a rispondere ai bisogni delle persone, per cui sovente accade che ci si dimentica di alcune cose che io definisco fondamentali, oggi non può esserci volontariato se non in una logica di pace. Quindi, uno dei ruoli fondamentali del nostro mondo, è quello educativo che porta le diverse organizzazioni a promuovere la pace attraverso eventi culturali, dialoghi e formazione. A tal proposito, la campagna che è partita il 3 marzo, ha prodotto un instant-book disponibile gratuitamente, che raccoglie in poche pagine una serie di documenti fondamentali dei grandi uomini di pace del passato e del presente – tra cui anche Papa Francesco – i quali ci possono aiutare a riflettere su questo momento. È completamente incredibile il fatto di essere passati dalla pandemia di Covid – 19 ad una nuova guerra in Europa, dopo quella terribile nei territori dell’ex Jugoslavia. Tutti noi abbiamo colpe, ed ora ci ritroviamo a parlare nuovamente di guerra, morti e di popoli che vengono assaliti per il fatto di voler perseguire la pace e la democrazia. I cambiamenti avvengono se diventa forte un mondo che promuove la pace, la nostra Europa deve essere costruita in maniera diversa. Siamo arrivati a questa situazione non tenendo conto di molti segnali che si cominciavano a sentire, forse una colpa che possiamo assumerci – come mondo della solidarietà organizzata – era il far sentire più forte la nostra voce affinché, già negli scorsi anni, si fosse intervenuti al fine di impedire un conflitto di questo genere. C’è stato un silenzio e poi ci siamo trovati, in una notte, in mezzo alla guerra, forse i segnali c’erano già da qualche anno e, per questo, tali fattori dovevano essere messi nell’agenda. A tal proposito, il mondo del volontariato, deve essere quello che fa invertire le agende dei programmi della comunità europea per promuovere orizzonti di pace.

    Se vuoi commentare l'articolo manda una mail a questo indirizzo: scriviainterris@gmail.com
    Avviso: le pubblicità che appaiono in pagina sono gestite automaticamente da Google. Pur avendo messo tutti i filtri necessari, potrebbe capitare di trovare qualche banner che desta perplessità. Nel caso, anche se non dipende dalla nostra volontà, ce ne scusiamo con i lettori.
    Fai una donazione
    Vuoi essere aggiornato?

    • TAGS
    • dialogo
    • pace
    • ucraina
    • volontariato
    Facebook
    Twitter
    WhatsApp
      Articolo precedenteEcco perché confrontare Aids e Covid ci aiuta a uscire dall’emergenza. Testimonianza dalla prima linea
      Prossimo articoloIl giudizio universale. Il commento di mons. Angelo Spina
      Emanuele Alecci

      Articoli correlatiAltro da questo autore

      Come la tecnologia può colmare le lacune nel servizio clienti

      Il gioco incessante della gloria di Dio

      “Pe Atye kena”: un progetto per aiutare le donne in Uganda

      Inflazione e mutui: le ripercussioni sulle famiglie italiane

      Cosa c’è realmente al fondo della “rivoluzione” di Francesco

      Le reazioni che si generano quando si parla di disabilità

      L’umile insegnamento di Maria

      L’Europa unita sotto il segno della salute

      La misericordia: stella polare per la vita dell’intera comunità cristiana

      Le domande che i genitori con figli disabili si pongono ogni giorno

      La gentilezza: valore fondamentale nella quotidianità

      Le quattro caratteristiche per la Chiesa che sogno

      San Pellegrino, il primo evangelizzatore di Auxerre

      Luigi Luzi - Maggio 16, 2022
      San Pellegrino d'Auxerre, vescovo e martire Roma, ? - Bouhy (Francia), 304. Non è certo che sia stato il primo vescovo di Auxerre, come...

      La merenda perfetta… da cucinare insieme ai bambini

      Maggio 16, 2022

      “Lo Spirito Santo v’insegnerà ogni cosa”. Il commento di mons. Angelo...

      Maggio 16, 2022

      Come la tecnologia può colmare le lacune nel servizio clienti

      Maggio 16, 2022
      bambini

      Ecco perché a pagare il costo della pandemia sono i bambini....

      Maggio 16, 2022

      Newsletter subscription

      Our monthly newsletter with a selection of the best posts

      Facebook Twitter Google + Instagram You Tube
      Logo
      © 2014 - IN TERRIS | | Cookie | Privacy | Collabora con noi | Web365 Network
      Testata giornalistica fondata da Don Aldo Buonaiuto e iscritta al Tribunale di Roma al n. 182 in data 23 luglio 2014

      Le immagini utilizzate negli articoli sono in parte prese da internet a scopo puramente divulgativo. Se riconosci la proprietà di una foto e non intendi concederne l'utilizzo o vuoi firmarla, invia una segnalazione a info@interris.it
      Fai una donazione a Interris
      Iscriviti alla newsletter

      Usiamo i cookie per fornirti la miglior esperienza d'uso e navigazione sul nostro sito web.

      Puoi trovare altre informazioni riguardo a quali cookie usiamo sul sito o disabilitarli nelle impostazioni.

      Interris.it
      Powered by  GDPR Cookie Compliance
      Panoramica privacy

      Questo sito web utilizza i cookies per fornire all'utente la miglior esperienza di navigazione possibile. L'informazione dei cookie è memorizzata nel browser dell' utente, svolge funzioni di riconoscimento quando l' utente ritorna nel sito e permette di sapere quali sezioni del sito sono ritenute più interessanti e utili.

      Cookie strettamente necessari

      I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

      Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.