L’importanza di valori etici in politica

All’atto dell’insediamento del Governo che si è appena dimesso, avevamo scritto (vedi www.interris.it del 06/02/2021) Con Mario Draghi tornerà l’etica nel governo? Tutti abbiamo accertato e condividiamo, con l’esperienza del Governo Draghi, che serve la competenza per ogni ruolo specialistico nella società e, in particolare, serve competenza e una minima cultura di base (in geografia, Storia, Italiano, Inglese, Economia, Diritto) per svolgere un ruolo politico a livello istituzionale.

Accanto al Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha un curriculum di altissimo profilo per alta Formazione continua e Responsabilità di Ruoli di Top Manager ricoperti a livello nazionale e internazionale in settori pubblici e privati, abbiamo visto all’opera numerosi Ministri con importanti esperienze specialistiche e con alta formazione, quindi competenti ed esperti.

Gli Esperti, infatti, sono coloro che hanno fatto della professionalità e della competenza i propri tratti distintivi, caratteristiche che oggi più di ieri devono essere messe al servizio dello sviluppo del Paese, così come per ogni singola impresa che deve ritornare centrale per la crescita economica, per la creazione di posti di lavoro e per attrarre i giovani a esercitare i loro talenti.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è riuscito a trasmettere e a sviluppare i valori della Competenza e dei Valori etici per riavviare un new deal dell’Italia, con il Recovery Plan di 209 miliardi di euro affrontando positivamente, con una squadra coesa di Ministri di alto profilo, le emergenze che il Presidente Mattarella aveva indicato come prioritarie: pandemia sanitaria, emergenza economica e sociale.

Poi si è aggiunta il 24 Febbraio l’emergenza imprevista con l’inizio della guerra in Ucraina, a causa dell’invasione delle forze armate della Russia di Putin. Il Presidente Draghi, esercitando con autorevolezza la sua Leadership, non si è lasciato condizionare, per il periodo di tempo del suo Governo, dagli interessi particolari dei Partiti politici, ma li ha responsabilizzati a rispettare il mandato ricevuto dal Presidente Sergio Mattarella ad approvare decreti che spesso erano indigesti per questo o quel partito perché non rientravano tra le loro “bandierine politiche”. Con Mario Draghi, Presidente del Consiglio, abbiamo rivisto l’Etica della Responsabilità nel Governo come nei tempi lontani, anni ‘60-‘70 quando Popolari e Democristiani governando con altri Partiti (Liberali e Socialdemocratici) avevano fatto diventare l’Italia, nel 1987, la 5^ potenza industriale del mondo.

Certamente il Presidente Mario Draghi ha cancellato lo slogan del M5S che “uno vale uno” e cioè ha riaffermato il principio della “competenza” come valore per esercitare un ruolo e una responsabilità non solo a livello istituzionale. Slogan e promesse politiche del M5S che avevano prima illuso e poi ingannato e deluso 11 milioni di italiani. Tutti i sondaggi dicono di una grande delusione della stragrande maggioranza di quegli 11 milioni di cittadini.

Con la caduta del Governo Draghi siamo almeno certi che lo slogan “uno vale uno” sia stato ormai accantonato, con l’idea, risultata falsa, che cittadini disoccupati e ignoranti potessero assumere responsabilità in settori strategici della società e a livello delle Istituzioni, senza alcuna esperienza e competenza specifica.

Con queste brevi note, non abbiamo alcuna pretesa, né competenza per cimentarci in un commento politico sulle cause e sui Partiti che hanno fatto cadere il Governo Draghi, alcuni mesi prima della fine naturale della legislatura, ma partendo dal detto: “cosa fatta capo ha”, ci auguriamo, come ha detto il Presidente Mattarella, che nei prossimi mesi ci sia una piena assunzione di Etica della Responsabilità da parte di tutti i Partiti per le decisioni da assumere in continuità a quelle precedenti:

– sostegni economici a imprese e a famiglie,

– progressi negli adempimenti del PNRR per non perdere la tranche di 20 miliardi di euro prevista per fine anno,

– continuazione degli aiuti all’Ucraina secondo le modalità approvate in Parlamento

– vigilanza massima per intervenire nel caso di un’eventuale recrudescenza del Covid.

Ci auguriamo di vedere esperti e politici che vogliano “servire la Politica e non servirsi della politica” come ci ammonisce Don Luigi Sturzo da 103 anni! Oggi e in futuro, nel tempo della società della de-globalizzazione che è iniziata e si farà sentire presto anche in Italia, abbiamo bisogno di quell’amalgama che abbiamo disperso da decenni: essenziali valori etici, che tengono unita una famiglia, una comunità, un popolo, che rendono di maggiore qualità le professioni, le imprese.

Per il bene comune, ci auguriamo, quindi di vedere nella società e nella politica valori etici che si sono ampiamente dispersi, come: l’onestà, la trasparenza, la giustizia, il coraggio, la lealtà, il rispetto, il caring, cioè il prendersi cura dei più fragili e degli anziani che non sono da considerare uno “scarto della società” come vuole affermare la cultura del relativismo e del nichilismo senza più Dio nella storia.

Siamo fiduciosi che gli schieramenti politici che si stanno preparando per la campagna elettorale più che presentare un’agenda di un lungo elenco di cose da fare ovvero di promesse impossibili da mantenere, i Partiti abbiano in primis a cuore il Bene Comune, unitamente alla sostenibilità finanziaria, tenuto conto dell’enorme debito pubblico e sappiano, soprattutto, presentare una visione del modello di società da voler contribuire a realizzare.

Siamo, altresì, fiduciosi che il Presidente Draghi, con la saggezza dell’età e con la sua pubblica dichiarazione nel salutare i Parlamentari che sintetizziamo e cioè che anche “il cuore di un banchiere può essere usato”, continuerà a prendere le decisioni del programma già definito, senza subire interferenze dei Partiti, fino al passaggio di consegne al nuovo Presidente del Consiglio che potrebbe essere ancora Mario Draghi che, ringrazio sentitamente, da semplice cittadino, per il servizio reso con gratuità al Governo del Paese.