I vescovi appoggiano i provvedimenti per i dreamers

IVescovi degli Stati Uniti d'America appoggiano la proposta del Presidente Trump di concedere la cittadinanza ai dreamers, ovvero quegli immigranti giunti bambini negli Usa, provenienti dal Messico e dai Paesi centroamericani, legalizzati dalla legge Daca ma anche altri aventi diritto. Tuttavia si dicono “profondamente preoccupati” circa le altre misure annunciate in tema di migranti. Nel tradizionale discorso sullo “Stato dell'Unione” di fronte al Congresso, tra i punti della politica migratoria del suo governo, il tycoon aveva parlato di concedere la cittadinanza a 1,8 milioni di dreamers attraverso un disegno di legge che assicuri la loro naturalizzazione tra 10 o 12 anni.

Il discorso di Trump

Come riporta l'Agenzia Fides, il Presidente della Commissione per i migranti della Conferenza Episcopale americana, mons. Joe Vásquez, al riguardo ha affermato: “I Vescovi giudicano con ottimismo la proposta della cittadinanza ai dreamers ma sono anche profondamente preoccupati per l'impatto sull'unità familiare delle altre misure. Trump, infatti, ha annunciato anche la costruzione del muro lungo la frontiera sud, norme migratorie basate “sui meriti” di chi “ami e rispetti la nostra nazione”, la limitazione del ricongiungimento familiare al coniuge e ai figli, oltre alla richiesta al Congresso di maggiore sostegno alla Border Patrol, ovvero la Polizia di frontiera. 

Tagli “preoccupanti”

“I tagli proposti per il ricongiungimento familiare e l'eliminazione delle protezioni ai bambini non accompagnati sono seriamente preoccupanti – ha aggiunto mons. Vásquez -. L'immigrazione familiare è parte della base del nostro Paese e della nostra Chiesa”. Ha poi citato Papa Francesco: “La famiglia è la base della coesistenza e una medicina contro la frammentazione sociale”. Da qui l'appello dei presuli americani rivolto al Congresso affinché si giunga “ad una urgente soluzione di consenso. Il tempo è fondamentale – ha concluso il vescovo di Austin -. Ogni giorno sperimentiamo le conseguenze del ritardo nell'azione quando vediamo i giovani che perdono le loro possibilità di mantenersi economicamente e la loro speranza”.