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Ucraina, le forze russe si ritirano da Chernobyl

La commissaria per i diritti umani di Verkhovna Rada Lyudmila Denisova ha scritto su Facebook che un convoglio di volontari civili è stato colpito vicino a Chernihiv

I russi si sono ritirati dal sito di Chernobyl, rende noto l’agenzia nucleare ucraina, mentre la commissaria per i diritti umani di Verkhovna Rada Lyudmila Denisova, come riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian, ha scritto su Facebook che le truppe russe hanno abbattuto un convoglio di autobus con volontari vicino a Chernihiv, nel nord di Kiev, facendo una vittima. Sale ancora, purtroppo, il bilancio dei morti dell’attacco missilistico che martedì scorso ha colpito il palazzo amministrazione regionale di Mykolaiv, nel sud del Paese.

Civili evacuati nel sud

Sono 1.458 i civili evacuati oggi dalle città del sud dell’Ucraina verso Zaporizhzhia. Lo rende noto la vicepremier Iryna Vereshchuk, citata dal Kyiv Independent, precisando che 631 persone sono state portate via dalla città assediata di Mariupol, mentre le altre provenivano da Berdiansk, Enerhodar e altre città dell’oblast di Zaporizhzhia.

Chernobyl

Le forze russe hanno lasciato la centrale di Chernobyl che avevano occupato dal 24 febbraio, primo giorno dell’invasione dell’Ucraina. Lo rende noto, su Facebook, l’agenzia ufficiale ucraina per la gestione della zona della centrale. “Non ci sono più stranieri all’interno della centrale nucleare di Chernobyl”, ha riferito l’agenzia.

L’italiano

Un miliziano italiano di 46 anni, Edy Ongaro, combattente con le forze separatiste del Donbass, è rimasto ucciso ieri in battaglia, nel villaggio di Adveedka, a nord di Donetsk , colpito da una bomba a mano. La notizia, diffusa stasera con un post dal Collettivo Stella Rossa Nordest, è stata confermata all’Ansa da Massimo Pin, amico di Ongaro. “Purtroppo è vero – dice Pin – prima di comunicarlo abbiano informato il padre e il fratello”.

Il convoglio colpito

Cinque autobus sono finiti sotto il fuoco nemico quando hanno cercato di entrare nella città assediata per evacuare le persone. Sull’autobus c’erano solo volontari civili“, ha scritto Denisova sul social, come riportato da Unian. A seguito del bombardamento, una persona è rimasta uccisa e quattro sono rimaste gravemente ferite. Uno dei veicoli è riuscito a fuggire nonostante i pneumatici forati.

Prigionieri

Sono 24 i funzionari ucraini al momento prigionieri delle forze russe, riferisce l’ufficio della presidenza ucraina, citato dal Kiev Independent. Tra loro ci sono sindaci, rappresentanti di istituzioni locali e altri funzionari statali. Su Twitter, il deputato Rustem Umerov ha aggiunto che si sta cercando di chiarire la situazione di altri due funzionari pubblici.

Le vittime di Mykolaiv

Le vittime dell’attacco contro l’edificio dell’amministrazione regionale di Mykolaiv sono salite a 20 questo pomeriggio, secondo l’ultimo bollettino dei servizi d’emergenza locali, che precisa che uno dei feriti è deceduto in ospedale e 19 corpi sono stati trovati tra le macerie del palazzo bombardato, riporta l’Ukrainska Pravda.

Notizia in aggiornamento

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