Schiantato il Brighton, Roma verso i quarti

Inglesi travolti (4-0) all’Olimpico. Tra una settimana il ritorno in Inghilterra

Roma Brighton
Foto © Domenico Cippitelli/Image Sport

Per questa Roma diventa facile anche la partita più complicata di questi ottavi. I giallorossi travolgono il Brighton nell’andata all’Olimpico e mettono qualcosa di più di una semplice ipoteca sul passaggio ai quarti. Finisce 4-0 per effetto dei gol messi a segno da Dybala, Lukaku, Mancini e Cristante. Inglesi annichiliti. C’è la partita di ritorno tra una settimana in Inghilterra, ma la Roma parte da un considerevole vantaggio.

Gli schieramenti

È la sfida più intrigante di questi ottavi, per tanti motivi, non ultimo il ritorno in Italia di Roberto De Zerbi alla guida del Brighton e la sua amicizia da vecchia data con Daniele De Rossi. Per questa sfida, il tecnico romanista conferma la difesa a quattro nel suo 4-3-3. Centrali sono Mancini e Ndicka davanti a Svilar, sugli esterni Celik a destra e Spinazzola dalla parte opposta. In mezzo i soliti tre, ovvero Cristante, Paredes e Pellegrini, mentre davanti, oltre alle certezze Dybala e Lukaku, c’è El Shaarawy. Risponde il Brighton di De Zerbi che deve fare a meno degli infortunati Mitoma e Joao Pedro, con un 4-2-3-1, con Welbeck punta di riferimento, con alle spalle Buonanotte, Enciso e Adingra. Tra i pali Steele, difesa a quattro con Lamptey, Van Heeke, Dunk e Igor, mentre Gilmour e Gross sono gli intermedi. Arbitra il francese Letexler.

Dybala-Lukaku, la Roma va

E’ un primo tempo tonico quello giocato dalla Roma che si fanno apprezzare sul piano del gioco e del risultato, con un paio di brividi e relative palle gol per gli inglesi con Svilar che chiude la saracinesca. All’intervallo è 2-0 per i giallorossi che giocano una prima frazione frizzante, attenta, pronta a sfruttare le occasioni che la frazione gli riserva. La Roma fa la partita e parte forte e impiega qualche giro di lancette per andare al tiro: gran giocata di Spinazzola che mette in mezzo, svetta la testa di Lukaku, Steele risponde da par suo deviando in angolo. Dybala cicca al momento della conclusione da dentro l’area, poi ancora Lukaku, conclusione non impeccabile. La Roma schiaccia il Brighton che non riesce a ripartire, viste le palle in quantità industriale recuperate dai giallorossi. Ma all’improvviso, il primo brivido dopo una palla persa malamente in mezzo, Welbeck si beve Celik e mette in mezzo, deviazione di Ndicka sul palo. A stretto giro arriva però il vantaggio romanista con Paredes che innesca Dybala che scatta sul filo del fuorigioco, mette fuori causa il portiere inglese e mette dentro. La Roma rallenta e il Brighton ha un’altra occasione, con il colpo di testa di Adingra che anticipa anche Welbeck, salva Svilar di piede. Le due squadre se la giocano a viso aperto e poco prima dell’intervallo, arriva il raddoppio della Roma. Protagonista ancora Paredes che rilancia l’azione, Dunk non aggancia e lascia campo a Lukaku che in diagonale fa secco Steel: 2-0, con Dvilar che si esalta ancora una volta su Welbeck.

La sigillano Mancini e Cristante

De Zerbi inserisce Ansu Fati, a fargli posto Enciso. E subito Roma con l’incornata di Lukaku, Steele chiude in angolo. Ma il Brighton adesso ci prova anche se fuori misura, con Welbeck, sempre lui, che alza troppo il mancino. Non c’è un attimo di tregua con rapidi capovolgimenti di fronte. Roma che abbassa il baricentro facendo sfogare gli inglesi. Ma sempre pronta a ripartire. Spinazzola sfonda a sinistra ma si allunga troppo la palla, poi il Brighton si salva in angolo su una percussione romanista. La Roma insiste, El Shaarawy mette in mezzo un pallone morbido, dove arriva la generosità di Mancini che allunga la gamba e la piazza. Esplode l’Olimpico: 3-0 Roma. Chi pensa che la Roma si possa fermare si è sbagliato di grosso, perché i giallorossi affondano la lama e colpiscono ancora. Ripartenza velocissima sull’asse Spinazzola-El Shaarawy e palla in mezzo dove si catapulta Cristante che di testa cala il poker.

Doppio cambio per De Rossi: fuori Dybala nell’ovazione dell’Olimpico e Paredes, dentro Baldanzi e Bove. Delirio puro all’Olimpico. E inizia la girandola dei cambi, con gli inglesi che richiamano Igor, Buonanotte, Welbeck e Gilmour per inserire in momenti diversi Estupinan, Weltman, Ferguson e Baleba, mentre la Roma toglie Spinazzola, El Shaarawy e Lukaku per far posto a Llorente, Azmoun e Zalewski. Il Brighton si arrende, ci prova con generosità, ma la Roma regala nulla agli inglesi, per regalarsi invece una notte da sogno, come non la si vedeva da tempo.

Ok anche Milan e Fiorentina

Poker anche per il Milan, che supera lo Slavia Praga con un 4-2 finale più sofferto di quanto il punteggio non dica. Cechi subito in difficoltà per l’espulsione, al 25′, di Diouf, per un’entrata ingenua e pericolosa su Pulisic. Il Milan ne approfitta: apre le marcature con Giroud ma, a stretto giro, arriva il pareggio di Doudera. Rossoneri che tornano aventi nel finale di tempo, infilando due reti in successione con Reijnders e Loftus-Cheek. Nella ripresa, i cechi accorciano con Schranz, col Milan a chiudere la pratica solo nel finale, grazie a Pulisic che corregge in rete un destro vellutato di Leao.

Fatica anche la Fiorentina, che supera per 4-3 gli israeliani del Maccabi Haifa sul campo neutro della Bozsik Arena di Budapest. Apre subito Nzola ma i “padroni di casa” rispondono con Seck e Kinda, chiudendo avanti la prima frazione. Viola che agguantano il pari con Beltran nella ripresa ma il Maccabi torna avanti con Khalali, immediatamente raggiunto dalla rete di Mandragora. Lo show delle reti si conclude al 95′, quando Barak trova la giocata vincente.