Ripresa demografica? Secondo l’Istat è possibile

Secondo l'ultimo rapporto dell'Istat, i giovani mostrerebbero propensione alla famiglia. Il quadro economico, tuttavia, è ancora un ostacolo

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Foto di Sandy Millar su Unsplash

Un quadro ottimista, almeno in parte, quello dipinto dall’Istat in relazione a una possibile ripresa demografica del nostro Paese. Sarebbe in aumento, infatti, la volontà dei giovani di formare una famiglia, vedendosi portati sia per la vita di coppia che per quella matrimoniale vera e propria, chiaramente con prole. Una volontà che, tuttavia, fa il peso con la situazione economica attuale che, ancora, penalizza i giovani potenzialmente in età da famiglia a fronte di relazioni sempre più virtuali tra i giovanissimi.

Ripresa demografica, Istat ottimista

Il 1° gennaio 2024 i residenti in Italia tra gli 11 e i 19 anni sono oltre 5 milioni 140 mila, ma nelle proiezioni demografiche il numero dei giovanissimi è destinato a diminuire. Tuttavia, dalle intenzioni espresse dagli intervistati una ripresa demografica non sembra impossibile: i giovanissimi vedono il loro futuro in coppia (74,5%) e molti pensano al matrimonio (72,5%). Tra i giovanissimi desidera avere figli il 69,4%, di questi solo l’8,8% è per il figlio unico, mentre il 18,2% pensa a tre o più figli. Tra gli stranieri la percentuale di coloro che vogliono tre figli o più è del 20,5%. Emerge dal report Istat ‘Bambini e ragazzi’.

Il quadro

Mentre il 69,4% dei ragazzi e delle ragazze dice di volere dei figli, il 21,8% è indeciso e l’8,7% dice di non volerne. Tra le ragazze è leggermente più alta la quota di coloro che non vogliono figli (10,3%). Gli stranieri sono più indecisi degli italiani: 26% contro il 21,4%. Tra i ragazzi e le ragazze cinesi è particolarmente elevata la quota che non vuole figli (15,3%) e quella di indecisi (45,2%); addirittura, tra le sole ragazze cinesi la quota di quelle che non vuole avere figli supera il 24% e quella di indecise sfiora il 46%. E’ quanto emerge dal report ‘Bambini e ragazzi 2023’ tra gli 11 e i 19 anni, pubblicato oggi.

Chi non vuole figli

Al crescere dell’età l’incidenza di coloro che vuole avere figli aumenta e passa dal 63,3% nella classe 11-13 anni al 73,1% nella classe 17-19, assottigliando così la quota di indecisi. Anche la percentuale di chi non vuole figli cresce lievemente con l’età, passando dall’8,4%, per la classe di età 11-16 anni al 9,1% tra i 17-19enni. Il 61,5% dei giovanissimi che pensa di avere figli ne vorrebbe due, l’8,8% un solo figlio, il 18,2% tre o più, mentre il restante 11,5% pur asserendo di volerne non indica quanti.

Condizioni necessarie

Per quanto possa sembrare azzardato confrontare le legittime aspirazioni giovanili con la realtà odierna – osservano i ricercatori – è utile prendere a riferimento una reale generazione di donne che ha da poco concluso la sua esperienza riproduttiva, le donne nate nel 1973. Questa coorte femminile ha messo al mondo 1,46 figli a testa, tra di loro il 78% ha avuto almeno un figlio. Cosicché il fatto che solo il 69,4% dei giovanissimi abbia espresso di volere dei figli lascia intendere la necessità di dover creare le condizioni affinché almeno una parte di indecisi (21,8%) sia portata a cambiare idea in futuro.

Giovani e internet

I giovani e la tecnologia. Quasi l’85% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni dispone di un profilo su un social network. La percentuale, nella fascia 17-19 anni, supera il 97%. Le ragazze hanno attivato più frequentemente dei ragazzi un profilo social (rispettivamente 86,4% contro 83,4%). Su base territoriale, i residenti nel Mezzogiorno risultano più predisposti da questo punto di vista (88,5% contro 84,9% del Centro, l’82,7% del Nord-ovest e l’81,2% del Nord-est).

Gli stranieri evidenziano, a loro volta, una percentuale più bassa di ragazzi con profilo social personale (82,1%) e, tra questi, la medesima percentuale risulta molto più contenuta tra i ragazzi cinesi (69%).

Relazioni virtuali

Per queste generazioni anche le relazioni con gli amici passano attraverso Internet. L’8,4% dei giovanissimi dice di essere continuamente online o al telefono con gli amici (chat, chiamate, videochiamate, ecc.). Il 40,3% dichiara di essere online o al telefono con amici più volte al giorno. La quota di “connessi” cresce con l’aumentare dell’età. Risultano evidenti le differenze di genere: le ragazze sono più “connesse” digitalmente dei ragazzi; tra le femmine la quota di chi è in contatto online continuamente o più volte al giorno con amici/amiche è del 54,6%, oltre 10 punti percentuali in più rispetto ai coetanei maschi (43,2%).

Lo studio rileva anche notevoli differenze per cittadinanza: gli italiani connessi continuamente o più volte al giorno sono il 50,2% mentre tra gli stranieri la quota resta al di sotto del 35%. Anche in questo caso sono soprattutto i cinesi a mantenere bassa la percentuale. Per questa collettività, infatti, la quota di chi è quotidianamente connesso con gli amici scende al 24%.

Fonte: Ansa