Papa Francesco scrive agli anziani picchiati nell’ospizio di Palermo

L'inchiesta nominata "riposi amari" della guardia di finanza aveva documentato decine di episodi di maltrattamenti e vessazioni fisiche e psicologiche

La lettera del Papa

Papa Francesco ha inviato una lettera agli anziani picchiati nell’ospizio di Palermo. “Prego per voi”, ha scritto il Pontefice rivolgendosi direttamente agli ospiti della casa di riposo “Bell’Aurora” di via Emerico Amari. L’ospizio, lo scorso 16 aprile, è finito sotto sequestro e in amministrazione giudiziaria in seguito all‘inchiesta nominata “riposi amari” della guardia di finanza coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Anna Battaglia. In quella occasione, i finanzieri – con delle intercettazioni – avevano documentato decine di episodi di maltrattamenti e vessazioni fisiche e psicologiche. Un “regime di vita vessatorio, mortificante ed insostenibile”, avevano scritto gli inquirenti che aveva spinto alcuni anziani a tentare il suicidio o a atti di autolesionismo.

I maltrattamenti nella casa di riposo

La lettera

La lettera della segreteria di Stato del Vaticano, firmata da monsignor Roberto Cona, è stata recapitata all’amministratore giudiziario, l’avvocato Marco Zummo che aveva chiesto un “segno di vicinanza” a Papa Francesco.

“Ella – si legge nella lettera riferendosi all’avvocato Zummo – ha voluto indirizzare al Santo Padre Francesco espressioni di devoto ossequio chiedendo un segno della Sua vicinanza spirituale per gli ospiti della struttura di accoglienza”. “Sua Santità – prosegue la missiva – grato per l’attestato di filiale venerazione, assicura un particolare ricordo nella preghiera e, mentre invoca su di Lei e sulle persone care la materna intercessione della Beata Vergini Maria, invia di cuore il Suo benedicente saluto, augurando ogni desiderato bene del Signore”.