Osservatorio giovani: “Per 60% conseguenze negative da covid”

Istituto Toniolo: "Necessarie politiche mirate per far ripartire il Paese con un ruolo attivo delle nuove generazioni senza la quale nessun solido futuro può essere (ri)costruito"

Una ragazza si fa il selfie con la mascherina

I giovani e i ragazzi europei vivono con preoccupazione la pandemia di coronavirus. Lo rivela l’indagine promossa dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, condotta da Ipsos in partnership con il Ministero per le Pari opportunità e la Famiglia. L’indagine, effettuata tra la fine di marzo e l’inizio di aprile di quest’anno, ha interessato un campione rappresentativo di giovani di età compresa fra i 18 e i 34 anni in alcune parti d’Europa: 2.000 in Italia e 1.000 in ciascuno degli altri grandi Paesi europei, in particolare Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.

I risultati

Il risultato evidenzia un forte clima di incertezza provocato dall’emergenza sanitaria in corso. Oltre il 60% degli intervistati italiani ritiene che l’emergenza sanitaria avrà conseguenze negative sui propri piani per il futuro, seguiti a breve distanza dai giovani spagnoli. Meno preoccupati sembrano essere, invece, francesi e tedeschi (a percepire tale rischio sono rispettivamente il 46% e il 42%). In particolare, sono proprio i giovani del nostro Paese coloro che più di tutti gli altri coetanei europei hanno abbandonato – e non semplicemente posticipato e ricalendarizzato – i propri progetti di vita, almeno nel breve termine.

Politiche mirate per i giovani

“L’impatto di Covid-19 mette il Paese di fronte ad uno scenario nuovo all’interno del quale è necessario un attento monitoraggio della condizione delle nuove generazioni e dell’evoluzione del sistema di rischi e opportunità all’interno del quale producono le loro scelte”, come sottolinea Alessandro Rosina, coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, ripreso da Ansa. “Solo attraverso adeguate ricerche e analisi è possibile fornire il supporto conoscitivo necessario per politiche mirate che consentano di far ripartire il Paese con un ruolo attivo delle nuove generazioni e la loro irrinunciabile spinta di vitalità, senza la quale nessun solido futuro può essere (ri)costruito”.