Naufragio a Lampedusa, muore una bimba di due anni

La piccola viaggiava con la mamma. Inutili i tentativi di soccorso sulla motovedetta della Guardia Costiera e in ospedale. Soccorsi in 43

Naufragio Lampedusa

C’è anche una bambina fra le vittime del naufragio avvenuto nella tarda mattinata al largo delle coste di Lampedusa. La piccola viaggiava con sua madre. Inutili i tentativi di soccorso a bordo della motovedetta e in ospedale. Quarantatré i salvati.

 

È deceduta al Poliambulatorio di Lampedusa la bambina di due anni che era sulla barca affondata nella tarda mattinata a circa 10 miglia a Sud di Lampedusa. La piccola viaggiava con la madre. La piccola era stata intubata dai medici della Guardia costiera, a bordo della motovedetta.

La bambina è spirata, al Poliambulatorio, dove è giunta con sindrome da annegamento. I medici del Pte sono riusciti invece a rianimare, effettuando il massaggio cardiaco, un bambino che era sullo stesso barcone e, come tutti gli altri profughi, era finito in acqua ed era in gravi condizioni.

Il naufragio

Sono 43 i migranti che sono stati tratti in salvo. Non è chiaro, non al momento, se i nordafricani siano stati trovati direttamente in acqua o se il barchino sul quale viaggiavano si sia ribaltato successivamente. A soccorrerli sono stati i militari della Guardia di Finanza. Non vi sarebbero dispersi, secondo quanto emerge al momento. Oltre alla piccola, poi deceduta, sono stati portati al Poliambulatorio di Lampedusa tre migranti salvati dalla Guardia Costiera dopo il naufragio della loro imbarcazione. Avrebbero gravi ustioni e i medici li stanno sottoponendo a controlli e medicazioni. All’improvviso, l’isola è tornata in allarme e da molo Favarolo, così come dal Poliambulatorio, è un continuo via vai di soccorritori e forze dell’ordine. I due bambini sono stati invece caricati sulla motovedetta della Guardia costiera dove c’erano i medici Cisom che hanno provveduto ad intubarli e a rianimarli durante tutto il tragitto verso molo Favarolo.

Al Poliambulatorio ci sono un paio di persone con ustioni da carburante e altrettanti con sindrome da annegamento. Nessuno di loro dovrebbe essere in pericolo di vita.

“Strage senza fine”

“E’ una strage senza fine. Sono notizie che non soltanto rovinano le giornate, ma che devastano. Perché si tratta di bambini. Non che non faccia impressione quando perdono la vita gli adulti, ma quando si tratta di bambini è veramente devastante”. Lo detto il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, che ha appreso del naufragio di un barcone, in cui ha perso la vita una bimba, subito dopo aver ricevuto, all’aeroporto, il vicepremier Matteo Salvini. “E’ straziante, da quando sono diventato sindaco non faccio altro che accogliere morti. E sono stati tantissimi, una decina almeno, i bambini”, ha aggiunto Mannino che è già al lavoro per trovare una bara da far portare al Poliambulatorio dell’isola.

Fonte: Ansa