Hong Kong: perché l’Australia sospende l’accordo sull’estradizione

L'invito del Ministro degli Esteri australiano ai concittadini a tornare in Patria dopo l'adozione delle nuove norme adottate da Pechino

Hong Kong

L’Australia ha “notificato formalmente Hong Kong e avvisato le autorità cinesi” della decisione di sospendere l’accordo di estradizione, ha aggiunto.
Il primo ministro Scott Morrison ha detto che la decisione è stata presa perché la
legge “costituisce un fondamentale cambiamento del contesto” ad Hong Kong. Ma non basta: il governo australiano ha anche deciso di estendere la durata dei visti a circa 10 mila cittadini di del posto residenti in Australia.

L’invito per Hong Kong a fare ritorno in patria

Intanto il ministero degli Esteri australiano ha emesso un avviso di viaggio rivolto ai suoi concittadini della colonia britannica, invitandoli a fare ritorno in patria nel caso dovessero sentire minacciata la loro libertà. I residenti di regione cinese che temono persecuzioni, infatti, potranno ottenere visti d’ingresso in Australia e un “percorso verso la residenza permanente”, ha poi annunciato. Questo avviso è un invito a fare ritorno in patria per i ‘rischi’ connessi alle nuove norme di sicurezza imposte da Pechino. Questi in alcuni casi, afferma il governo australiano, prevedono anche la detenzione “in base a norme vagamente definite”. Ieri Pechino ha inaugurato ad Hong Kong la sede di un suo organismo di intelligence con pieni poteri e non sottoposto ad alcun controllo all’interno della città-Stato.

La preoccupazione dell’Australia

L’Australia esprime “preoccupazione” per la nuova legge di sicurezza imposta a Hong Kong. “La legge di sicurezza nazionale costituisce un cambiamento fondamentale di circostanze per quanto riguarda il nostro accordo di estradizione”. Con queste paroleil primo ministro australiano Scott Morrison ai giornalisti a Canberra ha espresso la sua preoccupazione.