Guterres (Onu): “I combattimenti devono finire, i leader devono andare verso la pace”

Al termine della "maratona" d'interventi, la votazione di una risoluzione contro l'aggressione di Mosca dell'Ucraina

Onu

Sì è aperta con un momento di silenzio, di preghiera o di meditazione, su richiesta del presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni unite, la riunione speciale di emergenza sull’invasione russa dell’Ucraina. E’ prevista una “maratona” di interventi, al termine della quale si dovrebbe passare alla votazione di una risoluzione contro l’aggressione di Mosca dell’Ucraina, che potrebbe slittare anche a domani.

La bozza

Il voto potrebbe slittare a domani o forse addirittura a mercoledì, visto che nella lista degli interventi ci sono oltre 100 paesi. Il testo iniziale è simile a quello di Usa e Albania bloccato dal veto russo in Consiglio di Sicurezza e “condanna con la massima fermezza l’aggressione russa contro l’Ucraina”. Inoltre chiede il ritiro immediato delle truppe russe dall’Ucraina e la cessazione dei combattimenti. Ma sono in corso trattative tra due correnti: alcuni, secondo fonti diplomatiche, sottolineano che il testo non può essere bloccato con il veto e vogliono che sia molto duro. Altri ritengono che l’importante sia ottenere la più ampia maggioranza possibile per mostrare l’isolamento della Russia e sarebbero quindi pronti a fare qualche concessione per un linguaggio più moderato. Secondo i diplomatici si vogliono superare i 100 sì ottenuti nella risoluzione dell’Assemblea Generale adottata nel 2014 dopo l’annessione della Crimea.

Andare verso la pace

“I combattimenti in Ucraina devono finire. Stanno imperversando in tutto il paese, dall’aria, dalla terra e dal mare. Devono cessare ora, basta, I soldati devono tornare alle loro caserme”, ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “I leader devono andare verso la pace, i civili devono essere protetti”, ha aggiunto. “La semplice idea di un conflitto nucleare è semplicemente inconcepibile, nulla può giustificare l’uso di armi nucleari”, ha detto ancora.

Crisi umanitaria

“Ci troviamo di fronte a quella che potrebbe facilmente diventare la peggiore crisi umanitaria e dei rifugiati in Europa negli ultimi decenni”, ha proseguito Guterres davanti all’Assemblea generale. “Le Nazioni Unite stanno lavorando 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per valutare i bisogni umanitari e aumentare la fornitura di aiuti salvavita a molte più persone alla disperata ricerca di protezione e riparo, in particolare donne, bambini, anziani e persone con disabilità”, ha detto il segretario generale alla riunione speciale di emergenza sull’Ucraina. “Domani lanceremo due appelli di emergenza coordinati, uno che affronta le crescenti esigenze umanitarie all’interno del paese, e un altro che risponde ai bisogni delle persone che attraversano i confini internazionali per cercare rifugio”.

Guterres ha poi chiesto a tutte le parti di “rispettare i propri obblighi per consentire la libertà di movimento del personale umanitario e facilitare il passaggio sicuro, rapido e senza ostacoli degli aiuti”. “L’aiuto umanitario è fondamentale, ma non è una soluzione – ha detto ancora – L’unica vera soluzione è la pace”.