Dopo il momentaneo stop all’avanzata in Ucraina, ordinato ieri dal presidente russo Vladimir Putin, in attesa di possibili negoziati con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, l’operazione è ripresa oggi dopo che “la leadership ucraina ha rifiutato di negoziare”, fanno sapere dal Cremlino. Dalle 17 alle 8 sulla città di Kiev sarà in vigore il coprifuoco, come ha annunciato il primo cittadino della capitale ucraina: “Tutti i civili che saranno trovati in strada – ha affermato – saranno considerati membri del gruppo di sabotaggio del nemico”.
Scholz: “La Germania al fianco dell’Ucraina”
“L’attacco russo all’Ucraina segna una svolta. Minaccia il nostro intero ordine del dopoguerra. In questa situazione è nostro dovere sostenere l’Ucraina contro l’armata russa che sta invadendo il paese sotto al guida di Putin. La Germania è vicina, al fianco dell’Ucraina”, afferma il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un comunicato diffuso dalla sua cancelleria. La Germania invierà 1.000 armi anticarro e 500 missili terra-aria “Stinger”.
Il Belgio invierà armi all’Ucraina
Il Belgio fornirà all’Ucraina 2mila mitragliatrici e 3.800 tonnellate di carburante per i mezzi dell’esercito. Lo ha annunciato su Twitter il premier belga, Alexander de Croo, precisando che “un’analisi più approfondita delle richieste” militari di Kiev “continua“.
L’Ukraine a demandé à la Belgique du carburant en quantité pour approvisionner ses troupes. Notre pays a accepté et fournira 3 800 tonnes de fuel.
La Belgique fournira aussi 2 000 mitrailleuses à l’armée ukrainienne. Une analyse plus approfondie des demandes continue.
— Alexander De Croo 🇧🇪🇪🇺 (@alexanderdecroo) February 26, 2022
L’Ue valuta l’attivazione dell’European Peace Facility
L’Unione europea sta valutando l’attivazione dell’European Peace Facility, strumento fuori dal budget concepito finanziamento di azioni operative nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa. Il tema sarà sul tavolo della riunione dei ministri degli Esteri di domani. Si tratterrebbe quindi di un sostegno in fondi e equipaggiamenti per l’Ucraina ma la tipologia di strumenti militari che l’Ue da regolamento può inviare sarà oggetto di discussione.