Green pass, nelle piccole aziende possibile sostituire il dipendente senza certificato

Il nuovo decreto in vigore dal 15 ottobre al 31 dicembre. Previste la sospensione e sanzioni pecuniarie per chi si trova sul luogo di lavoro senza il green pass

Con il nuovo decreto approvato in Consiglio dei ministri giovedì 16 settembre, che estende il green pass al mondo del lavoro pubblico e privato, le aziende con meno di 15 dipendenti potranno sostituire temporaneamente il lavoratore senza certificazione, indicano fonti di governo. Attesa entro la pubblicazione del dl in Gazzetta ufficiale, dopo la firma del presidente della Repubblica. L’obbligo entrerà in vigore dal 15 ottobre, fino al 31 dicembre.

I punti del decreto

Tra i punti del decreto, si consente al datore di lavoro di un’azienda con meno di 15 dipendenti di sostituire, in via temporanea, il lavoratore senza green pass. Dal primo giorno scatta lo stop alla retribuzione. Nel settore pubblico, chi farà sapere di non avere il certificato o, al momento di accedere al luogo di lavoro, non lo sarà in grado di mostrarlo, sarà considerato assente ingiustificato e dopo cinque giorni di assenza scatta la sospensione. Nel decreto non sono previste né conseguenze disciplinari né il licenziamento. La sanzione per chi è trovato sul luogo di lavoro senza green pass va da 600 ai 1.500.

Le parti sociali

Richiesta di maggior chiarezza arrivano da Confcommercio, ha affermato infatti Guido Lazzarelli: “Perché la sospensione del lavoratore scatta solo al quinto giorno? Perché la sostituzione a termine dura solo 10 giorni e che succede se all’undicesimo giorno decido una proroga di un contratto a termine? Auspichiamo che arrivino in tempi brevi i necessari chiarimenti interpretativi”. Resta la possibilità, per chi non si vuole vaccinare, del tampone: la principali sigle sindacali continuano a chiedere la gratuità dei test che “non possono essere a carico dei lavoratori”.

Orlando (Lavoro): “Ci sono i presupposti giuridici”

In un’intervista al quotidiano torinese La Stampa il ministro del Lavoro Andrea Orlando riguardo al certificato verde ha detto che “ci sono tutti i presupposti giuridici perché venga utilizzato, abbiamo chiarito con nettezza che l’obbligo non può essere collegato a procedure disciplinari o rappresentare un rischio di licenziamento”, aggiungendo “scongiuriamo il rischio di nuove chiusure, il pass ci consente di svolgere varie attività con standard di sicurezza ancora più elevati. Si creano le condizioni per usare spazi sociali e mezzi di trasporto con più tranquillità, favorendo migliori risultati economici“.