Gaza, vescovo Bedford-Strohm: “Attaccare un ospedale è un crimine”

Il vescovo trova amorale che vengano usati luoghi protetti per le proprie attività militari

mediatori

La Mezzaluna Rossa palestinese fa sapere di aver ricevuto un avvertimento dalle forze israeliane di evacuare l’ospedale Al-Quds di Gaza dove ad oggi sono ricoverati quattrocento pazienti e dodici mila civili che hanno cercato rifugio 

Appello urgente alla comunità internazionale

Il Consiglio ecumenico delle Chiese accoglie e rilancia l’appello lanciato dalla Mezzaluna Rossa palestinese che ieri ha annunciato di aver ricevuto un avvertimento dalle forze israeliane di “evacuare immediatamente” l’ospedale Al-Quds di Gaza. “Ci sono attualmente 400 pazienti ricoverati lì”, è la voce del vescovo Heinrich Bedford-Strohm, moderatore del Wcc. “Inoltre, la struttura ospita 12.000 civili che hanno cercato rifugio”. La Mezzaluna Rossa palestinese ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale, affermando: “Chiediamo al mondo di intraprendere azioni immediate e urgenti per prevenire un nuovo massacro come quello avvenuto all’ospedale battista di Al-Ahli”.

Bedford-Strohm: “Attacchi contro gli ospedali: sono un crimine guerra”

Bedford-Strohm assicura che il Wcc “prende molto sul serio questo appello” e “sollecita il governo e l’esercito israeliano ad astenersi dal fare qualsiasi cosa che metta in pericolo la vita di civili innocenti in uno spazio protetto come un ospedale”. “Gli ospedali sono protetti dal diritto internazionale”, ricorda Bedford-Strohm. “Qualsiasi attacco contro di loro sarebbe un crimine di guerra”. Allo stesso tempo, Bedford-Strohm ha invitato Hamas ad “astenersi dall’utilizzare questi spazi protetti come scudo per le proprie attività militari o strutture di comando”. “Anche questo è un crimine di guerra secondo il diritto internazionale”, ha affermato Bedford-Strohm. “L’uccisione di persone innocenti deve finire”.

Serve una pace giusta

Il Consiglio ecumenico delle Chiese – organismo che riunisce 352 Chiese protestanti, ortodosse, anglicane e altre chiese per una rappresentanza di più di 580 milioni di cristiani in oltre 120 Paesi – esorta tutte le parti ad “aprire la porta a una pace giusta sia per gli israeliani che per i palestinesi”. “Nell’ora della peggiore sofferenza, l’urgenza è ancora maggiore”, ha detto.

Fonte: Angesir