Fine del blackout, riprendono le comunicazioni a Gaza

Il portavoce dell'esercito israeliano, citando operazioni nell'enclave palestinese, ha riferito che sono state distrutte postazioni di lancio di razzi

Gaza
Gaza. Foto di Emad El Byed su Unsplash

Dopo la più lunga interruzione dall’inizio del conflitto, le telecomunicazioni a Gaza tornano a funzionare. L’esercito di Israele continua a colpire “infrastrutture terroristiche e armi” nella Striscia di Gaza, mentre l’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce di decine di morti e feriti a seguito degli attacchi israeliani a Khan Yunis.

Fine del blackout

I servizi di telefonia e quelli internet stanno gradualmente tornando nella Striscia. Lo ha fatto sapere l’azienda Paltel. Quello che sembra si stia risolvendo è stato il più lungo blackout delle comunicazioni a Gaza dall’inizio della guerra: in tutto circa una settimana.

Operazioni nella Striscia

L’esercito israeliano – sostenuto dall’aviazione e dalla marina – sta continuando a colpire e distruggere “infrastrutture terroristiche e armi in tutta la Striscia”. Lo ha detto il portavoce militare citando operazioni sia nel nord sia nel sud dell’enclave palestinese. Nel nord – ha spiegato – sono stati “localizzati una serie di postazioni di lancio di razzi usate per tirare verso il territorio israeliano”. Postazioni – ha sottolineato – che “sono state distrutte”. Nella città di Khan Yunis – nel sud della Striscia – i soldati hanno effettuato “un raid in un compound militare, neutralizzando sei postazioni di lancio pronte per i tiri. Inoltre, sono stati scoperti un tunnel e ordigni esplosivi nell’area”.

Morti e feriti

L’agenzia Wafa ha riferito di “decine di palestinesi, tra cui donne e bambini, uccisi ed altri feriti in una salva di attacchi israeliani di artiglieria su Gaza“. Secondo la stessa fonte “una serie di case, edifici e appartamenti residenziali e proprietà pubbliche e private sono state colpite e danneggiate gravemente”. Le zone sono quelle vicino a Khan Yunis, nel sud della Striscia.

Fonte Ansa