Ema su Astrazeneca: “Rischio-beneficio positivo, resta autorizzato per tutte le popolazioni”

L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha comunicato che il vaccino Astrazeneca “resta autorizzato per tutte le popolazioni”. Intanto in Italia è stato somministrato il 92,8% delle dosi di vaccino disponibili, mentre il 26% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale. Nelle ultime 24 ora il numero dei nuovi positivi al Covid è sotto quota mille casi.

“Posizione chiara”

L’authority dell’Ue con una una nota ha ribadito che la propria “posizione normativa” su “questo vaccino è chiara: il rapporto rischi/benefici è positivo e il vaccino rimane autorizzato in tutte le popolazioni“. L’Ema ha poi precisato che “nel corso del finesettimana ci sono stati molti articoli contenenti informazioni scorrette. La fonte della disinformazione è stato un articolo pubblicato su un quotidiano italiano, che citava erroneamente uno dei nostri esperti. Da allora l’articolo è stato rivisto e abbiamo anche chiesto una correzione formale“.

Le scelte

Ospite della rubrica “30 minuti al Massimo” del direttore de La Stampa di Torino Massimo Giannini, il ministro della Salute Roberto Speranza, riporta Adnkronos, ha dichiarato: “Con grande onestà e trasparenza, è chiaro che noi abbiamo mutato le scelte sul vaccino AstraZeneca. Ema l’ha approvato dai 18 anni in su e poi i Paesi hanno deciso di usarlo a seconda delle evidenze scientifiche che nel tempo sono cambiate. E’ la comunità scientifica che ci guida”. Ha poi aggiunto il ministro: “Se un vaccino è raccomandabile sopra o sotto i 60 anni, non è mica una scelta politica di un ministro, di un presidente del Consiglio o di una Regione, ma di chi ci ha guidato nel campo dei vaccini: le agenzie regolatorie, il Cts e gli esperti che si sono sempre occupati di questa materia”.

“Dobbiamo rinnovare la massima fiducia nella scienza e nella nostra comunità scientifica e mi riferisco in particolare ai nostri enti Ema e Cts”, ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa (Noi con l’Italia) sottosegretario alla Salute al programma Gli Inascoltabili in onda su Nsl Radio. “Tutto sommato, siamo di fronte ad indicazioni chiare, lo dico anche per quelle Regioni che chiedevano chiarezza al governo, mi auguro che da parte loro ci sia l’applicazione delle nostre direttive come procedere per AstraZeneca con un vaccino diverso per gli under60 in occasione della seconda dose. E’ ovvio che siamo di fronte a scelte che la politica fa sulla base di quelle che sono le evidenze scientifiche e di quelli che sono i pareri degli enti regolatori. Anche su Johnson & Johnson esiste una raccomandazione e sarebbe opportuno che le regioni le seguissero”.

La campagna vaccinale

Sono 42.390.996 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, il 92,8% del totale di quelle consegnate, pari finora a 45.701.951. Ne sono state inoculate 30.647.249 di Pfizer-BioNTech, 9.138.432 di Vaxzevria (AstraZeneca), 4.174.270 di Moderna e 1.742.000 di Janssen/Johnson & Johnson. Gli italiani vaccinati con entrambe le dosi sono 14.136.528, il 26,06% della popolazione over 12. Lo comunica il report online del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, aggiornato alle 17:07 di oggi.

Il bollettino del Ministero della Salute

Sono 907 i nuovi casi di Coronavirus in Italia rispetti ai ieri 1.390, mentre i tamponi effettuati sono 79.524, contro i 134.136 di ieri. Il tasso di positività è a 1,14%. I decessi sono stati 36 nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto ai 26 registrati ieri. I guariti sono 3.394 e gli attuali positivi scendono a 157.790 (2.523 in meno rispetto a ieri). I ricoverati nei reparti ordinari sono 3.465, 27 in meno rispetto a ieri. Le terapie intensive sono a 536 ricoverati (-29 unità) con 11 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare sono 153.789 persone. La regione con il maggior numero di casi è la Sicilia (163), seguita da Emilia-Romagna (137), e Lazio (111).

E’ quanto riporta il bollettino del Ministero della Salute.