Nuovo Dpcm, Conte in Parlamento: “Regioni divise in fasce di rischio”

Via libera della Camera al rafforzamento delle misure: "Regole diverse per aree, territori divisi in tre fasce di rischio. Sul vaccino precedenza ai più fragili"

Dopo la Camera, il Senato. Il premier Conte porta a termine la sua seconda tappa giornaliera, illustrando quali saranno i passi del governo per cercare di contenere la progressione del virus in Italia. La curva dei contagi flette leggermente, portando sul tavolo del governo il rafforzamento dell’ipotesi di misure mirate e non del lockdown generalizzato. “Avremo una fascia riservata alle Regioni a rischio alto, di scenario 4 – ha detto il presidente del Consiglio a Palazzo Madama -. Con le misure più restrittive, poi avremo seconda una fascia, con Regioni a rischio alto ma compatibili con lo scenario tre, con misure lievemente meno restrittive; infine ci sarà una terza fascia con tutto il territorio nazionale per le restanti regioni”.

Vaccini e anziani

Punto sui vaccini. Il premier ha fatto sapere che verranno favorite “le fasce più fragili“, fra le quali “il governo considera anche le persone più anziane. Sono i nostri cari che hanno realizzato la ricostruzione del Paese dopo le rovine del Secondo conflitto mondiale. Sono i nostri genitori, i nostri nonni che con laboriosità e spirito di iniziativa hanno consentito il ‘miracolo economico’ che ci ha proiettato tra le potenze più avanzate del pianeta, membri del G7″.

Misure in arrivo

Intanto, la Camera dà il via libera alla risoluzione sul rafforzamento delle misure restrittive. Toccherà al Senato confermare la nuova strategia del governo italiano, col premier che a Montecitorio ribadisce che “la curva dei contagi corre in ogni Continente”. Nel nuovo Dpcm, atteso probabilmente già nelle prossime ore, si adotterà la pianificazione su fasce di rischio, ognuna delle quali corrisponderà a restrizioni precise. Limite agli spostamenti fra Regioni, questo ci sarà, per quanto riguarda territori “con elevati coefficienti di rischio”. Pronta, inoltre, la chiusura dei centri commerciali, degli slot per le scommesse, dei musei e delle mostre nei giorni festivi e prefestivi.