Crimea, Kiev affonda un pattugliatore russo

La nave, chiamata "Sergiy Kotov", è stata affondata da un attacco con droni. Le autorità ucraine sicure: "A bordo un elicottero d'assalto"

Missili Donetsk
Foto di SpaceX-Imagery da Pixabay

Il pattugliatore russo “Sergiy Kotov” è stato affondato dai droni dell’esercito ucraino. L’attacco è s tato messo in atto mentre la nave stazionava nelle acque della Crimea, in collaborazione con la Marina militare. Secondo Kiev, peraltro, sulla nave affondata era caricato un elicottero d’assalto.

Kiev affonda il “Sergiy Kotov”

L’Intelligence del ministero della Difesa ucraino (Gur) ha confermato che il pattugliatore russo “Sergiy Kotov” colpito da droni marini la notte scorsa nelle acque della Crimea occupata è stato distrutto: lo scrive Ukrainska Pravda su Telegram. La missione si è svolta in collaborazione con la Marina militare e con il supporto del ministero della Trasformazione digitale, si legge nel messaggio. L’Aeronautica militare ucraina ha fatto anche sapere che le forze russe hanno lanciato la notte scorsa 22 droni kamikaze, 18 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev.

Più di 7 persone sono morte e circa 6 sono rimaste gravemente ferite nell’attacco, ha detto al canale United News il portavoce delle forze navali ucraine, Dmytro Pletenchuk, come riporta Rbc-Ucraina. Secondo Pletenchuk, inoltre, a bordo della nave affondata nelle acque della Crimea occupata c’era anche un elicottero d’assalto, un Ka-29 o un Ka-27. “Probabilmente era un Ka-27”, ha aggiunto, stimando che “la maggior parte dell’equipaggio è riuscita a mettersi in salvo, circa 50 persone”.

Londra preme sui missili

Diventa esplicita la sollecitazione di Londra agli alleati della Nato a fornire missili a lungo raggio all’Ucraina in guerra con la Russia: sollecitazione rivolta in primis indirettamente alla Germania, il cui cancelliere, Olaf Scholz, ha finora posto il veto all’invio a Kiev dei Taurus tedeschi. A sottolinearlo è una dichiarazione rilasciata ieri dal portavoce del premier britannico Rishi Sunak in uno dei briefing di giornata e ripresa oggi da vari giornali d’oltre Manica.

Sostegno all’Ucraina

“Il Regno Unito – ha detto il portavoce in risposta alla domanda specifica di un giornalista e a margine della conclusione di un visita sull’isola durata diversi giorni della first lady ucraina, Oksana Zelenska, ospite durante la sua missione sia della regina Camilla sia della consorte di Sunak, Akshata Murty – è stato il primo Paese a consegnare alle forze ucraine missili di precisione a lunga gittata (gli Storm Shadow, ndr). Incoraggiamo i nostri alleati a fare lo stesso”. Il portavoce di Downing Street ha poi in sostanza giustificato un uso anche offensivo di questo tipo di arma. Strumento “in grado di assicurare a Kiev – ha detto – il sostegno letale necessario a difendersi e a riconquistare il suo territorio sovrano”.

Kiev incrementa i droni

L’Ucraina produrrà quest’anno due milioni di droni: lo ha detto al canale United News la vice ministra per le Industrie strategiche, Hanna Gvozdyar, come riporta Rbc-Ucraina. Gvozdyar ha osservato che i bisogni dell’esercito sono molto maggiori rispetto a quelli che possono essere coperti dalle capacità finanziarie del Paese. “E anche insieme ai nostri partner sarebbe difficile per noi. Tuttavia stiamo lavorando in questa direzione. Ora stiamo aumentando la produzione di droni”, ha aggiunto: “in termini di produzione, stiamo andando ben oltre il milione. E sono sicura che quest’anno raggiungeremo la soglia dei 2 milioni”.

Fonte: Ansa