Covid: stabili i contagi, in calo i decessi

In un giorno sono stati effettuati 198.119 tamponi, quando 24 ore prima erano stati 198.918, e il tasso di positività sale dal 18,4% all'attuale 18,9%

Leggera crescita dei nuovi casi giornalieri di positività al Covid individuati nel nostro Paese, mentre diminuiscono i decessi, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute. Sale e torna al 2% la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid nelle ultime 24 ore, in base all’ultima rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), mentre rimane stabile quella in area medica.

I dati

I nuovi casi Covid registrati in un giorno sono stati 37.522, quando ieri erano stati 36.632, mentre i decessi scendono da 48 agli attuali 30.

I tamponi, molecolari e antigenici, effettuati sono 198.119, rispetto ai 198.918 di ieri, mentre il tasso di positività è in lieve risalita dal 18,4% all’odierno 18,9%.

In aumento di due unità i pazienti in terapia intensiva, 141, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono invece 3.849 (+134).

Occupazioni posti letto

Sale di un punto, tornando al 2%, la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid in Italia (un anno fa era al 5%) e tutte le regioni sono sotto il 10%. La percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri, dopo l’aumento registrato ieri, è invece stabile al 6% (stesso valore registrato esattamente un anno fa) e sono due le regioni che superano la soglia di allerta del 15%: Umbria (17%) e Pa Bolzano (18%). Questi i dati relativi al 28 settembre elaborati dall’Agenas. Rispetto al giorno precedente, la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid, rispetto alla rilevazione del giorno precedente, il valore cala in Toscana (0%) mentre cresce in regioni: Calabria (al 5%), Campania (2%), Pa Trento (3%), Sardegna (3%). E’ stabile in 12 regioni: Abruzzo (al 3%), Emilia Romagna (2%), Friuli Venezia Giulia (3%), Lazio (3%), Liguria (2%), Marche (2%), Pa Bolzano (4%), Piemonte (1%), Puglia (1%), Sicilia (2%), Umbria (2%) e Veneto (1%). In Basilicata (0%), Lombardia (0%), Molise (0%) e Valle d’Aosta (0%) la variazione non è disponibile. Quanto alla percentuale di posti occupati per Covid-19 nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica), importante parametro per valutare l’impatto della pandemia sulle strutture sanitarie, cala in 4 regioni Liguria (7%), Molise (3%), Pa Trento (11%), Umbria (17%); cresce in 7 regioni e province autonome: Basilicata (6%), Calabria (13%), Friuli Venezia Giulia (10%), Marche (6%), Pa Bolzano (18%), Sardegna (4%), Valle d’Aosta (12%). Il valore è stabile nelle restanti 10 regioni: Abruzzo (a 10%), Campania (6%), Emilia Romagna (7%), Lazio (6%), Lombardia (5%), Piemonte (4%), Puglia (4%), Sicilia (5%), Toscana (4%) e Veneto (5%).