Coronavirus, il caso dell’Under 21: cinque positivi a Ryekjavyk, annullata Islanda-Italia

Aumentano i casi fra gli azzurrini dopo le procedure svolte: altre tre persone, due calciatori e un membro dello staff, positivi al Covid. Ci sarebbe un sintomatico

Calcio e coronavirus sembrano ormai conciliare solo l’iniziale del nome. L’impatto del caso Juve-Napoli ha sparigliato le carte in tavola, creando le condizioni per un andamento sempre più caotico del mondo del pallone. Ora, ci si mette la recrudescenza dei positivi nelle società di calcio, con il Genoa che resta la squadra più colpita ma con l’Inter che vede salire ancora il numero dei contagiati in casa propria. Il portiere Radu diventa il quinto a risultare positivo al test, dopo i difensori Bastoni e Skriniar e i centrocampisti Nainggolan e Gagliardini. Una mini-impennata che riduce ancora l’organico in vista del derby (anche se per ora non è a rischio il match) ma, più di tutto, preoccupa l’allenatore per gli allenamenti alla Pinetina. Ma quello che preoccupa davvero, al momento, è il caso Under 21.

Il caso Under 21

Gli azzurrini sono volati a Reykjavyk, dove li attendeva il match contro i pari età dell’Islanda valido per le qualificazioni all’Europeo. Una partita che, dopo la valutazione dell’Uefa, è stata annullata visti gli altri tre casi di positività riscontrati fra i ragazzi di Nicolato: due calciatori e un membro dello staff, uno dei quali sintomatico. Positivi che vanno ad aggiungersi proprio al difensore dell’Inter Bastoni (che ha scoperto di aver il Covid proprio in U-21) e al portiere atalantino Marco Carnesecchi. A poter variare la normativa Uefa, che dispone lo svolgimento regolare del match qualora vi siano almeno 13 giocatori arruolabili (tra cui un portiere), potrebbe essere proprio il caso sintomatico nel gruppo azzurro. Una situazione che suggeriva maggiore prudenza ma che, in ogni caso, sarebbe di conseguenza andata a creare un precedente.

La situazione

La situazione, al momento, parla di uno stallo dettato esclusivamente dalla ragionevole prudenza. L’Italia ha rispettato tutti i protocolli, svolgendo i test in maniera corretta all’arrivo all’aeroporto di Reykjavyk e ricevendo risultati pressoché immediati. Una matassa che potrebbe essere sbrogliata dall’intervento delle autorità sanitarie locali (come accaduto per Juventus-Napoli ma non per Genoa-Torino). Anche per questo entrambe le federazioni hanno chiesto aiuto all’Uefa. Anche perché va risolta la questione della quarantena domiciliare per i positivi che, al momento, si trovano fuori dall’Italia. La sensazione, comunque, è stata fin da subito indirizzata verso il rinvio del match.