Corea del Nord, Kim avverte: “Avremo la maggior forza nucleare”

Nuovo test missilistico di Pyongyang: testata in grado di raggiungere gli Usa. Il leader: "Balzo in avanti nello sviluppo tecnologico"

Corea del Nord test missile

Il tema del nucleare continua ad accompagnare, come un convitato di pietra tremendamente vivo, il conflitto in corso in Ucraina. Fra l’allarme continuo legato alla centrale di Zaporizhzhia alla minaccia, più o meno velata, che dall’invasione si passi a un conflitto su larghissima scala, c’è ancora chi prova a percorrere la strada dell’energia atomica per l’affermazione nel consesso geopolitico globale. Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, torna a battere sul tasto del nucleare, al termine di un test che ha messo alla prova le capacità di un nuovo missile intercontinentale, al quale ha presenziato assieme a sua figlia, apparsa per la seconda volta in pubblico. Kim ha reso chiare le intenzioni di Pyongyang, che aspira ad avere “la forza strategica più potente del mondo”, anche grazie alla dotazione di armi nucleari.

Corea del Nord, il nuovo test

Una cerimonia che ha visto la premiazione di alcuni militari e scienziati, coinvolti nella progettazione e nello sviluppo del missile Hwasong-17. Il quale, secondo gli analisti militari, sarebbe effettivamente una testata estremamente pericolosa, in grado potenzialmente di raggiungere il continente americano. E, nello specifico, l’area continentale degli Stati Uniti. Il nuovo missile è stato testato il 18 novembre scorse, finendo la sua corsa nel tratto di mare al largo del Giappone. Kim ha parlato del Hwasong come dell’arma “strategica più forte del mondo”, che costituirà “un magnifico balzo in avanti nello sviluppo della tecnologia per montare testate nucleari sui missili balistici”. Al quale, ha detto, hanno contribuito scienziati, soldati e dirigenti.

Obiettivo strategico

Lo scopo del progetto sarebbe “proteggere in modo affidabile la dignità e la sovranità dello stato e del popolo”. Oltre che sviluppare una forza nucleare in grado di portare la Corea del Nord al livello delle altre potenze mondiali. Per il leader nordcoreano è “la causa rivoluzionaria più grande e più importante, e il suo obiettivo finale è possedere la forza strategica più forte del mondo, la forza assoluta che non ha eguali nel secolo”. Parole che riaccendono le tensioni sul fronte dell’Estremo Oriente. E che, di sicuro, non contribuiscono a smorzare l’allerta sull’emergenza nucleare.