La conferenza stampa di Speranza, Locatelli e Brusaferro

Al termine del Consiglio dei Ministri, parleranno il ministro della Salute, il coordinatore e il portavoce del Comitato tecnico scientifico

Roberto Speranza vaccini

Al termine del Consiglio dei Ministri la conferenza stampa del ministro della Salute Roberto Speranza, del coordinatore del Cts Franco Locatelli e del portavoce del Cts Silvio Brusaferro presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.

Nel corso della riunione, secondo quanto si apprende da fonti di governo a riunione ancora in corso, è stato approvato all’unanimità il decreto legge con le nuove norme per arginare il contagio da Covid nelle festività.

Speranza: “Obbligo mascherine all’aperto”

Il titolare del dicastero di Lungotevere Ripa illustra i contenuti del decreto, dovuti alla “crescita dei casi” in questi ultimi giorni “figlia dell’arrivo della variante Omicron“. “Il primo articolo del provvedimento”, afferma Speranza, precisando che è stato approvato all’unanimità durante il Consiglio dei Ministri” riguarda la riduzione del tempo di vigenza del green pass che passa da nove a sei mesi” e aggiunge che le autorità sanitarie sono a lavoro per portare il tempo previsto tra il completamento del ciclo primario di vaccinazione e il booster dagli attuali cinque mesi attuali a quattro. Le mascherine diventano, prosegue il ministro, diventano “obbligatorie anche all’aperto” e nel provvedimento si prevede anche “l’obbligo di Ffp2 per alcuni ambiti, come il trasporto a lunga percorrenza, il trasporto pubblico locale” e ancora “cinema, teatri, musei, eventi sportivi al chiuso e stadi“, con l’aggiunta del divieto di cibi e bevande “sempre in questi luoghi in caso siano al chiuso”.

Green pass

Col il nuovo decreto si estende il green pass “rafforzato” – quello che esclude la possibilità di accedere a determinati luoghi con solo il test senza essere vaccinati o guariti – “a musei e mostre, parchi tematici, parchi e di divertimento, centri ricreativi, centri sociali, sale gioco, sale scommesse e sale bingo” e si introduce anche per “la ristorazione al chiuso al banco“, prima era previsto per quella al tavolo. Un altro provvedimento importante riguarda l’accesso alle residenze sanitarie, “consentito alle persone che hanno completato il ciclo vaccinale e fatto il richiamo, mentre in caso due dosi o dose unica sarà necessario il tampone che certifichi la negatività della persona”.

Fino al 31 gennaio

Il decreto dispone anche il “divieto di feste e di eventi in piazza fino al 31 gennaio” per evitare assembramenti, inoltre il governo sospende fino a quella stessa data discoteche, sale da ballo e attività assimilabili”, continua il ministro della Salute.

Brusaferro: “Vaccini proteggono da varianti”

Parte dai dati più aggiornato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro: “La crescita del numero dei casi di incidenza è 352, in netta crescita anche l’occupazione posti letto sopra il 10% e 13% con una crescita lenta e continua. C’è il segnale che rt resterà sopra 1″. “I vaccini conferiscono una protezione rispetto alle varianti che ora circolano”, ha dichiarato poi il portavoce del Comitato tecnico scientifico. Brusaferro ha poi aggiunto “serve essere prudenti e associare ai comportamenti una copertura immunitaria adeguata”. “Per comprendere meglio la variante Omicron c’è un impegno a livello mondiale e in questa fase è importante usare la massima prudenza”, ha affermato il presidente dell’Iss.

Locatelli: “Omicron più contagiosa di Delta”

Sempre sulla variante Omicron si è espresso il coordinatore del Cts Locatelli, affermando che “ha dei tempi di incubazione e raddoppio del numero dei soggetti infettati molto superiore a quelle precedenti. Secondo alcuni studi avrebbe una contagiosità cinque volte superiore alla Delta“. “Abbiamo gli strumenti, i vaccini, sia le evidenze che ci indicano in maniera molto chiara che i vaccini ci proteggono dalla possibilità di sviluppare la malattia in maniera grave”, ha sottolineato Locatelli. “La dose booster incrementa l’efficacia vaccinale al 93% per la malattia grave e al 75% dal rischio di contagiarsi”, ha concluso.