Catanzaro, sequestrato il ponte Morandi

La Guardia di Finanza ha eseguito sei misure cautelari disposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia per corruzione e associazione mafiosa

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto il sequestro del viadotto Bisantis, noto anche come ponte Morandi, e della galleria Sansinato ubicati sulla statale 280 detta “dei due mari”, allo scopo di svolgere accertamenti di natura tecnica.

Gli arresti e le accuse

Il sopracitato sequestro nasce da un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e svolta dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza della stessa città che hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di sei persone, tra imprenditori e tecnici, indagati a vario titolo per autoriciclaggio, corruzione in atti giudiziari associazione per delinquere e frode nelle pubbliche forniture con l’aggravante di aver agevolato l’associazione di tipo mafioso in relazione ai lavori di manutenzione straordinaria del sopracitato viadotto.

I sequestri e le interdizioni dalla professione

Nel corso di questa indagine, il Giudice per le Indagini Preliminari, ha disposto inoltre il sequestro preventivo di tre società di costruzioni ed è la somma di 200 mila euro ritenuti il profitto dei reati contestati. È stata inoltre richiesta l’interdizione dall’esercizio della professione per un geometra e per un ingegnere di Anas, rispettivamente per nove e sei mesi.