Assalti a bancomat di Veneto, Toscana e Liguria: 5 arresti

Le accuse sono, a vario titolo, di furto aggravato, riciclaggio, detenzione e porto d'armi da fuoco ed esplosivo

Uno dei bancomat assaltati

I carabinieri di Treviso hanno sgominato una banda specializzata in assalti a bancomat di banche e uffici postali, eseguendo cinque arresti e 18 perquisizioni tra Veneto, Toscana e Liguria. I provvedimenti sono stati emessi dalla procura di Padova a conclusione di un’inchiesta avviata lo scorso febbraio durante la quale è stato accertato il coinvolgimento degli indagati nei ‘colpi’ nelle province di Firenze, Pisa, La Spezia e Massa Carrara. Sono state fatte anche 14 perquisizioni in altrettante unità abitative. Nell’operazione sono stati impegnati diverse decine di Carabinieri delle Regioni Toscana, Veneto, Lombardia e Liguria con l’ausilio di un elicottero e diverse unità cinofile. La maggior parte delle misure cautelari sono state eseguite tra Treviso e Pistoia. Le accuse sono, a vario titolo, di furto aggravato, riciclaggio, detenzione e porto d’armi da fuoco ed esplosivo.

Il precedente

Lo scorso aprile a Torino era stata arrestata la banda degli “ultra sessantenni”. Il gruppo composto da tre persone – due delle quali oltre i 60 anni di età – si dedicava a svaligiare i bancomat del capoluogo piemontese. Nello specifico gli indagati avrebbero agito nell’autunno scorso tra le province di Torino e Cuneo con la tecnica della “marmotta“, assaltando i bancomat con dell’esplosivo. Spesso le “marmotte”, cioè gli ordigni rudimentali, venivano testate sulle pareti blindate di istituti di credito dismessi, per provarne l’efficacia. Per fare i colpi, si avvalevano dell’opera del dipendente di un’armeria che forniva informazioni sul confezionamento di ordigni, utilizzavano jammer (i disturbatori di frequenze), bande chiodate a quattro punte, guanti e attrezzi da scasso, maschere e auto rubate con targhe contraffatte per portare a termine i “colpi” principalmente contro gli sportelli bancomat di Poste italiane e istituti di credito.