Papa: è emergenza per i senza tetto

Nella celebrazione quotidiana della messa a Santa Marta il pontefice ricorda madre Teresa di Calcutta e il suo amore per gli ultimi

“Oggi sui giornali oggi c‘è una foto che colpisce al cuore: tanti senza tetto sdraiati in un parcheggio. Chiediamo a santa Teresa di Calcutta che risvegli in noi il senso della vicinanza a tante persone che nella società e nella vita normale vivono nascoste come i senza tetto”.
In questi giorni di dolore e tristezza il Papa soffre e prega per coloro che, purtroppo, in questa situazione di emergenza e paralisi totale, non hanno un tetto sulla testa.
Durante la sua omelia, Francesco analizza la figura di Abramo e della sua allenza con il Signore.

L’allenza di Abramo

“Oggi nel passo del libro della genesi c’è un passo che parla di Alleanza. Un’alleanza che va di pari passo alla fecondità. ‘Diventerai padre di una moltitudine nazione’ dice il Signore ad Abramo. Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. Il Signore non dimentica mai, dimentica solo in un caso, quando perdona i peccati. Dopo aver perdonato perde la memoria. La sua fedeltà è memoria, la sua fedeltà con il popolo nelle promesse che aveva fatto. Abramo era un eletto, poi in quella lezione gli ha promesso un’eredità”. Così Francesco nella messa del mattino.

Le tre dimensioni della vita cristiana

“La nazione, la promessa e l’alleanza sono le tre dimensioni della vita di fede, della vita cristiana  – spiega il Papa –  Ognuno di noi è un eletto, nessuno sceglie di essere cristiano tra tutte le possibilità che il mercato religioso gli offre. Noi siamo cristiani perché siamo stati eletti. In questa lezione c’è una promessa di speranza”.

Essere cristiani vuole dire essere eletti

“Abramo sarà padre di una moltitudine di nazioni. ‘La tua fede si unirà in opere buone e di fecondità ma tu devi tenere il suo passo, salvare l’alleanza con me e l’alleanza è fedeltà’. Siamo stati eletti – sottolinea il pontefice – Il Signore ci ha fatto una promessa e ora ci chiede un’alleanza di fedeltà.
Bisogna essere cristiani non per far vedere la fede del battesimo, la fede del battesimo è una carta, tu sei cristiano se tu dici di si alle lezioni che Dio ha fatto di te, se tu vai dietro le promesse che il Signore ti ha fatto e se tu vivi un’alleanza con il Signore, questa è la vita cristiana – conclude il Papa -. I peccati del cammino sono sempre contro queste tre dimensioni, non accettare le lezioni e non eligere tanti idoli, tante cose che non sono di Dio”.