Un “giorno di festa della politica”. Così Matteo Renzi ha definito la Leopolda, intervenendo oggi all'ultimo giorno del convegno del centro-sinistra da lui stesso lanciato nel 2010.
Una “festa” in cui il segretario del Pd ha parlato di vari temi. In primo luogo ha voluto rievocare quella che lui stesso ha ammesso essere una sconfitta, un anno fa, al referendum costituzionale. “Non sarebbe serio da parte nostra non fare i conti con la sconfitta del 4 dicembre“. Ed ha aggiunto: “Persino la Germania fa i conti con l’instabilità, e quante volte ci è capitato di dire `Se avessimo vinto il referendum l’Italia ora giocherebbe un ruolo diverso´. Dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia quella pagina”.
Renzi ha colto l'occasione del “mea culpa” per parlare degli avversari: “Non siamo come Berlusconi che quando perde dà la colpa agli altri o come il M5S che urla al complotto. Quando si perde è perché i cittadini scelgono gli altri. Abbiamo perso quella sfida ma la rifarei domani mattina, perché era giusta, era una battaglia per il Paese, non per dare più poteri al premier”.
C'è poi l'invito del leader Pd ai suoi compagni di partito, specie ai più giovani, a “non autocommiserarsi”. “Se fallite è perché non ci avete provato abbastanza – ha detto -. Serve coraggio di riprovarci, senza paura di battere boccate. Provateci cari pischelli, cari millenials“.
Renzi ha parlato del bonus da 80 euro, che “non va cancellato”, bensì esteso “alle famiglie che hanno figli”. A proposito di calo demografico, ha aggiunto: “In Italia siamo sotto il mezzo milione di nuovi nati, e quando nasce il secondo, il terzo figlio, una famiglia normale rischia di andare sotto la soglia di povertà. Se non si fanno più figli, il Paese non ha futuro“.
Elaborata dunque la sconfitta, Renzi ha parlato di riforme in vista della campagna elettorale che – dice – comincerà “tra pochi mesi”. Il leader del centro-sinistra ha parlato di politiche concrete perché – rimarca – “la nostra unica preoccupazione è il futuro”. Ecco allora che “la prima proposta del Pd non sarà un bonus anche se noi li difendiamo, né un diritto anche se noi li difendiamo e li abbiamo estesi ma il servizio civile obbligatorio per tutti i ragazzi del Paese”.
Sempre a proposito di proposte in vista della campagna elettorale, Renzi ha aggiunto: “La legge sul fine vita la faremo ma è importante che ci occupiamo anche di come arriviamo al fine vita. Daremo incentivi fiscali alle badanti ma i territori devono promuovere corsi di formazione” per promuovere i servizi sociali.
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