Quirinale, Grillo apre a Renzi: “Dicci i tuoi candidati e noi li votiamo online”

Mentre Forza Italia e Pd dibattono su nome condiviso da mandare al Colle da Beppe Grillo arriva un’apertura inaspettata. Attraverso il suo blog il leader del Movimento 5 Stella ha ufficialmente chiesto al premier di presentare “come ha ribadito più volte, in qualità di presidente del partito di maggioranza,  una rosa di candidati, per proporla ai nostri iscritti in Rete e farla votare. Toc, toc, Renzie batti un colpo di democrazia”.

Il comunicato è firmato anche da Gianroberto Casaleggio e rappresenta un caso più unico che raro. Basti pensare al precedente della maxi consultazione online indetta dai pentastellati in occasione delle ultime elezioni per il Quirinale, quando, in prima battuta, i voti di militanti e simpatizzanti si concentrarono sulla giornalista Milena Gabanelli.Data l’impossibilità di proporre la conduttrice di Report, i grillini virarono su Stefano Rodotà, poi sconfitto da Napolitan0, mentre fuori da Montecitorio si gridava al “colpo di Stato”. I tempi sono cambiati, allora i 5 Stelle erano i vincitori morali delle parlamentari, oggi, dopo le Europee, devono affrontare la loro prima crisi di consensi. Forse è anche per questo che Grillo vuole mostrarsi più pronto al dialogo.

Ma i toni sono i soliti, la nota parla di “duo Berlusconi/Renzie” che “in attesa di fondare ufficialmente il Partito Unico della Nazione, che già esiste e vota insieme in Parlamento sin dal primo incontro al Nazareno di un anno fa, (auguri!!!) detterà ai suoi nominati incostituzionali in Parlamento i nomi da votare dai quali uscirà il Presidente del Nazareno, scelto quindi da un condannato in via definitiva che in cambio riceverà la grazia attraverso la legge della delega fiscale e l’assicurazione che la sua concessione per le frequenze nazionali non verrà toccata”. L’accordo, secondo il M5S, “E’ un baratto, un mini comitato di affari, un suk. Le opposizioni sono chiamate in causa dal magnifico duo solo per ricattarsi a vicenda, se serve, e spuntare qualcosa, come è successo per il voto per la legge elettorale”.