Padoan: “In Europa servono politiche più complementari e coerenti”

Bisogna rendere “più complementari e coerenti” le politiche economiche nazionali ed europee. Lo ha detto Pier Carlo Padoan in un dibattito al Parlamento Europeo con il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeule. “Una governance efficace – ha spiegato il numero uno di via XX settembre- deve basarsi su un mix di politiche coerenti, in cui le politiche fiscali e monetarie siano disegnate in modo che rafforzino a vicenda il loro impatto”. Durante il suo intervento Padoan ha anche sottolineato la necessità di “migliorare la struttura della governance” e che “occorre valutare con più attenzione gli effetti di spill over” delle politiche attuate dai diversi Paesi, che vanno anche “considerati in modi più espliciti” nelle Raccomandazioni della Commissione Ue rispetto a quanto fatto in passato. “Molto è stato fatto, ma molto resta ancora da fare per definire una strategia coerente – ha proseguito Padoan – e per capire il modo in cui le politiche nazionali ed europee interagiscono”.

Nell’ottica del miglioramento della governance dell’Unione è “necessaria una più chiara complementarietà fra politiche nazionali ed europee”, ha continuato Padoan. In particolare le riforme strutturali “devono essere inserite in un quadro in cui ci sia una visione europea e strategica, in cui misure a livello europeo e nazionale si rafforzino a vicenda”, ad esempio con l’attuazione del mercato unico, la semplificazione dei sistemi fiscali e il completamento dell’unione del mercato dei capitali. Inoltre è “fondamentale considerare la dimensione temporale”, tenendo conto che le azioni di politica economica “si sviluppano in più anni”. Come ultimo punto, “forse più importante”, il ministro ha detto che occorre “rafforzare sia la responsabilità nazionale dei programmi che la fiducia reciproca. In molti casi le misure di politica economica disegnate e applicate bene producono risultati inferiori alle attese perché non sono in grado di generare la sufficiente fiducia negli operatori e nelle famiglie”.