Milano, Gentiloni presenta la candidatura “Ema”: “Ce la giochiamo per vincere”

La questione “Ema”, l’agenzia del farmaco, può essere considerata parte integrante dell’effetto Brexit: la sfida alla quale l’Italia è chiamata, infatti, è di riuscire a ospitare la sede direttiva dell’Ema a Milano dopo lo spostamento da Londra. Un obiettivo per il quale è stato stilato un apposito dossier, presentato ufficialmente (e con esso la candidatura meneghina) dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni proprio a Milano, nella sede della Pirelli. Questa, ha detto il premier, “una grande occasione per noi e per l’Europa… Ce la giochiamo per vincere. Non saremo decoubertiniani in questa partita, con tutto il rispetto per lo spirito olimpico”.

Sala: “Gentiloni lotti come un leone”

Quello odierno, ha spiegato Gentiloni, “è il calcio d’inizio formale di questa partita. In questi mesi è stato fatto un lavoro molto importante. Entro la fine del mese presenteremo (alla Commissione europea, ndr) un dossier molto competitivo. Questa è una partita che l’Italia fa bene a giocarsi in questa fase in cui vediamo sintomi di ripresa a livello nazionale. E Milano è simbolo di questa capacità di risollevarsi”. Per conseguire tale obiettivo, il sindaco di Milano Beppe Sala ha spiegato di aspettarsi molto dal premier Gentiloni, “che lotti come un leone” perché trasportare l’Ema in Lombardia “sarebbe una consacrazione internazionale meravigliosa per Milano… abbiamo le carte in regola e non so quante altre città lo possano dire. Questa partita la vogliamo vincere e abbiamo già portato a casa il fatto di lavorare insieme e di riconoscere le nostre qualità”.

Il premier: “Italia in crescita”

Per l’occasione, Gentiloni ha detto che “un Paese che migliora le previsioni può avere una legge di bilancio e un abbassamento del debito più significativi e importanti”, sottolineando che, in questo momento, “siamo dentro una fase positiva dell’Eurozona ma dobbiamo registrare una cosa interessante: par altri Paesi stiamo parlando di uno scalino che si sale, nel caso italiano di qualche scalino in più”. Le condizioni dell’Italia, secondo il premier, portano “fiducia e convinzione delle possibilità del nostro Paese”.