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Marò, ok al rientro di Latorre in Italia per 4 mesi

La Corte suprema indiana ha accolto oggi l’istanza di Massimiliano Latorre per un rientro in Italia di quattro mesi, dopo l’ischemia che ha colpito il fuciliere di marina il 31 agosto scorso.

I giudici hanno accettato una garanzia scritta di rientro a nome del governo italiano, fornita dall’ambasciatore a Delhi Daniele Mancini, chiedendo però che sia “non ambigua e non equivoca”. La rassicurazione formale sarà presentata oggi stesso. “Speriamo che possa partire già domani – ha detto all’Ansa l’avvocato del team di difesa del Marò – Tra stasera e domani dovremo essere in grado di completare le pratiche burocratiche necessarie per il rimpatrio.

Il presidente della corte R.M. Lodha, accompagnato dai giudici Kurian Joseph e Rohinton Fali Nariman, ha ascoltato in particolare il rappresentante del governo, lo ‘additonal sollicitor general’ P.S. Narasimha, a cui in una udienza iniziale lunedì era stato chiesto di presentare la posizione al riguardo. “Si tratta di un caso di malattia e di condizioni fisiche – aveva detto detto Lodha rivolto a Narashima – e se esistono serie obiezioni alla richiesta dovete dircelo”. Ma lo stesso giorno in una conferenza stampa il ministro degli indiano Esteri Sushma Swaraj aveva anticipato che “se la Corte concedesse il rimpatrio su un terreno umanitario, noi non ci opporremmo”. A cercare di intralciare questa decisione era giunta nelle ultime ore una istanza di Freddy Jhon Bosco, proprietario del peschereccio coinvolto nell’incidente del 15 febbraio 2012 in cui morirono due pescatori, in cui si chiedono per Latorre ulteriori accertamenti medici.

“Un periodo di riposo e cure consentirà a Massimiliano di ristabilirsi a pieno, è il mio augurio, contando sulla vicinanza della famiglia e sulla discrezione massima di tutti“, ha sottolineato il ministro degli esteri Federica Mogherini. “Vorrei poi far arrivare a Salvatore Girone un ringraziamento particolare per il sostegno mostrato al suo collega”, ha poi sottolineato la Mogherini, ribadendo che “al di là della soddisfazione per la decisione della Corte suprema, resta ferma la volontà e la determinazione del governo italiano a trovare in tempi rapidi una soluzione definitiva a questa controversia”.

“Che bella notizia” scrive invece su Facebook Giulia Latorre, figlia del fuciliere.

Sara Sbaffi

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