Un'altra giornata di sangue

E' di almeno 29 morti e 49 feriti il bilancio del doppio un attacco, rivendicato dall'Isis, a Kabul, nel quartiere di Shash Darak, dietro l'ambasciata americana e il quartier generale della Nato nella capitale afghana. 

Le vittime

Tra le vittime anche 8 reporter, travolti dalla seconda deflagrazione la quale, secondo il Comitato per la sicurezza dei giornalisti afghani (Ajsc), aveva come obiettivo proprio gli operatori della stampa che sarebbero accorsi sul luogo della prima esplosione per svolgere il proprio lavoro di cronisti. Ha perso la vita il fotografo dell'Agence France Presse (Afp) Shah Marai. Oltre a lui sono morti nella seconda esplosione, avvenuta circa 30 minuti dopo la prima, anche giornalisti di emittenti tv locali (in particolate Tolo tv, 1TvNews, Jahan Tv e Azadi Radio). Altri cronisti sono rimasti feriti. Il secondo attentato sarebbe stato provocato da un kamikaze, infiltratosi tra gli operatori dei media e i soccorritori. 

L'altra strage

Ma la giornata di sangue in Afghanistan non si è esaurita a Kabul. Un convoglio della Nato è stato attaccato a Kandahar, nel sud del Paese. Il primo bilancio è di 13 morti e 15 feriti, per l'esplosione causata da un kamikaze, forse alla guida di un'autobomba. Tra le persone colpite nell'attacco ci sarebbero sia civili (almeno 11 sarebbero studenti di una Madrassa) che soldati stranieri. Nella zona opera il contingente romeno nel quadro della missione “Resolute Support” della Nato.