TWITTER: L’ESERCITO DI HACKER CHE COMBATTE L’ISIS SUL WEB

Un esercito di vigilanti sul web si è creato spontaneamente: nascondono la loro identità dietro nomi utenti come “Is Hunting Club”, “TouchMyTweets” e “The Doctor”. Il loro terreno di caccia preferito è Twitter, la nota piattaforma di microblogging, e ogni giorno, setacciano per ore ogni angolo del web alla ricerca di account sospetti. Nel mirino sono i sostenitori dello Stato Islamico, e il loro obiettivo è bloccare la propaganda dell’autoproclamato califfato sul web.

Questo mosaico di combattenti telematici è composto da gruppi di Hacker, spesso con una propria agenda politica, ma anche singoli individui, che hanno in comune la volontà di limitare l’uso aggressivi che gli estremisti dell’Islam fanno dei social media, in particolare di twitter, spesso usato dai jihadisti per veicolare i video dei loro crimini che hanno terrorizzato l’occidente.

I sostenitori dello Stato islamico sulla piattaforma sono facilmente riconoscibili da una serie di caratteristiche, a partire dagli hashtag usati. Non solo: hanno alcuni elementi in comune che hanno permesso a chi ha analizzato anche i loro tweet più vecchi di prevedere il successivo sostegno all’Isis nell’87 per cento dei casi. Inoltre ad alimentare il sostegno online per l’Isis finora sono stati soprattutto la frustrazione e le delusioni conseguenti alla Primavera Araba e alle sue speranze tradite.

Nella pratica, il compito di questo esercito del web è quello di compilare delle blacklist, indicando gli account sospetti agli organismi creati dai social network per denunciare violazioni. Gli hacker anti Isis, inoltre, incoraggiano gli altri utenti a segnalare a loro volta i profili di sospetti sostenitori del califfato. Sarà poi Twitter a decidere se sospendere, chiudere o mantenere online l’account segnalato.