Trump: “Soldati al confine messicano”

Un grande passo”: così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha definito la decisione di inviare un contingente di militari al confine con il Messico. Una soluzione che il Tycoon adotterà in attesa che la costruzione del muro sul Rio Grande sia terminato e possa così iniziare il suo lavoro di argine al flusso di immigrazione illegale per quella che, di fatto, sarebbe la concretizzazione di una delle maggiori promesse elettorali dell'inquilino della Casa Bianca. Per Trump, gli Stati Uniti non possono “avere persone che entrano illegalmente nel nostro Paese, scompaiono e tra l'altro non si presentano in tribunale”, lanciando la sfida alle migrazioni messicane e avviando un tentativo di potenziare le facoltà a disposizione della magistratura per accelerare i rimpatri verso il territorio al di qua del Rio Bravo.

I finanziamenti

L'annuncio del presidente è arrivato a margine della conferenza con i leader dei Paesi Baltici, avvenuto alla Casa Bianca, con il quale non solo ha dato conto delle disposizioni riguardanti l'invio dei militari sul confine messicano ma anche sul piano a faovre dei Dreamers il quale, secondo Trump “è morto”. In realtà, il Tycoon aveva chiosato in questo modo sul provvedimento di Obama già nel weekend, rimarcando che l'obiettivo del muro sulla linea naturale che separa il Messico dagli Usa si farà, nonostante uno stanziamento di soli 1,6 miliardi di dollari nella legge di bilancio approvata non più di poche ore fa, palesando ancora una volta quel nodo legato ai finanziamenti che frena l'effettiva costruzione del muro.

Dal Messico: “Vogliamo spiegazioni”

Nel frattempo, da oltre il Rio Grande chiedono spiegazioni: “Il Messico ha chiesto chiarimenti formali al Dipartimento di Stato e al dipartimento per la Sicurezza Interna Usa – ha riferito alla Cnn l'ambasciatore americano a Washington, Geronimo Gutierrez – sulle dichiarazioni del presidente Donald Trump circa l'invio di militari al confine con il Messico. Mi aspetto che nelle prossime ore avremo chiarimenti. Certamente non è qualcosa di gradito per il governo messicano ma ci aspettiamo di avere un'idea più chiara”. La richiesta del governo Tricolor è abbastanza chiara ma Trump insiste: “Noi non abbiamo un confine. Il presidente Obama ha apportato cambiamenti che, di fatto, non hanno creato confini. La legge creata dai democratici è così debole e patetica che non ci permette di mandare via chi, in molti casi, non dovrebbe stare qui”.