Trump mette Mueller nel mirino

Il Russiagate potrebbe innescare una vera e propria crisi istituzionale. La portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha affermato come Donald Trump abbia, in teoria, l'autorità legale per licenziare il procuratore speciale Robert Mueller

Lo scontro

I malumori del presidente sono stati esacerbati dalle perquisizioni effettuate lunedì nell'ufficio e nella camera di hotel del suo avvocato e amico personale, Michael Cohen. L'Fbi era alla ricerca di materiale relativo ai pagamenti ricevuti dalle due donne – la pornostar Stormy Daniels e la coniglietta di Playboy, Karen McDougal – che sostengono di essere state amanti del presidente. A temere ora sono i repubblicani, certi che un passo falso di Trump possa far precipitare il consenso del partito conservatore escludendo ogni possibilità di mantenere la maggioranza nelle elezioni imminenti di metà mandato. Nell'aria la minaccia del licenziamento non solo del procuratore speciale: a scricchiolare ci sono anche le poltrone del ministro della Giustizia, Jeff Sessions, e del vice Rod Rosenstein. E' perentorio il presidente della commissione Giustizia del Senato, il repubblicano Chuck Grassley che definisce un “suicidio” politico l'eventuale licenziamento di Mueller. Intanto, secondo un sondaggio della Quinnipiac University, solo il 13% degli americani accoglierebbe favorevolmente l'eventuale licenziamento di Mueller. 

L'inchiesta prosegue

Il procuratore speciale ha, nel frattempo,  puntato i fari anche su un assegno da 150.000 dollari staccato alla fondazione del presidente Trump da un magnate dell'acciaio ucraino in cambio di un discorso di 20 minuti in video conferenza dell'inquilino della Casa Bianca. Lo riporta il New York Times. Il pagamento, a carico del miliardario Victor Pinchuk, sarebbe stato effettuato nel 2015 mentre Trump puntava alla nomination del partito repubblicano per l'elezione alla presidenza, ed è stato incassato dopo l'intervento video del miliardario americano ad una conferenza a Kiev. Secondo il Nyt, la donazione è stata sollecitata dall'avvocato di Trump, Michael Cohen.