Trump choc: “Usciamo”, poi si spiega

Prima la minaccia di lasciare la Nato, poi toni decisamente più morbidi una volta incassata l'apertura su un maggior impegno finanziario da parte degli alleati. 

Minacce choc

Donald Trump lascia soddisfatto un vertice di Bruxelles nel quale non sono mancati momenti di tensione. L'ultimo stamattina, quando, secondi diverse fonti citate dalle agenzie Dpa e Belga, il presidente Usa ha agitato lo spettro di una clamorosa uscita di Washington dall'Alleanza Atlantica se i partner non fossero stati disposti ad aumentare le loro spese militari. La notizia ha fatto, in breve, il giro del mondo. Proprio l'effetto tsunami che Trump, evidentemente, cercava di scatenare. Alla fine è stato lui stesso a chiarire, presentandosi in una conferenza stampa convocata all'ultimo minuto

Soddisfazione

“Molti alleati si sono impegnati a fare di più – ha detto – sono felice di questo. Nasce una Nato più forte di prima”. Il leader della Casa Bianca ha sottolineato: “Sono tutti d'accordo ad aumentare il loro contributo. Ci sarà un aumento quantificabile in 33 miliardi di dollari in più, con il contributo dei vari Paesi senza tener conto degli Stati Uniti”. A una domanda diretta sulla minaccia di uscita dalla Nato, Trump ha risposto: “Posso farlo ma non è necessario. Oggi c'era uno spirito collegiale: è stata una grande riunione, ci siamo parlati, siamo ora più uniti e molto più forti”. 

L'ultimo affondo

In precedenza Trump, in una serie di Tweet, aveva spiegato la sua posizione, tornando ad attaccare gli alleati. “I presidenti hanno provato per anni senza successo a far pagare di più la Germania e le altre nazioni ricche della Nato per la loro protezione dalla Russia” ma questi “pagano solo una frazione del costo“, invece “gli Usa pagano decine di miliardi di dollari in eccesso per sussidiare l'Europa, e perdono un sacco sul commercio!”. Il presidente Usa aveva inoltre confermato oggi che “tutte le nazioni Nato devono rispettare il loro impegno del 2%, e questo deve alla fine salire al 4%!”. Poi un nuovo affondo alla Germania anche sul Nord Stream 2: “E per di più, la Germania ha appena iniziato a pagare la Russia, il Paese da cui vuole protezione, miliardi di dollari per i suoi bisogni energetici che derivano da un nuovo gasdotto dalla Russia. Non è accettabile!”.